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Banche in crescita: utili in aumento ma occupazione in calo secondo Fisac-Cgil

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Banche in crescita: utili in aumento ma occupazione in calo secondo Fisac-Cgil
Banche in crescita: utili in aumento ma occupazione in calo secondo Fisac-Cgil
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L’analisi dei bilanci semestrali dei primi sette gruppi bancari italiani, condotta dal sindacato Fisac-Cgil, rivela un quadro contrastante per il settore bancario. Nonostante gli utili netti complessivi superino i 15 miliardi di euro, con un aumento del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il numero degli occupati e degli sportelli continua a diminuire drasticamente. Questo fenomeno ha portato a un calo del 6,1% degli sportelli, sollevando preoccupazioni significative riguardo al futuro del lavoro nel settore.

Risultati finanziari e occupazione

I gruppi analizzati includono nomi di spicco come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Popolare di Milano (Bbpm), Monte dei Paschi di Siena (Mps), Bper, Popolare di Sondrio e Credem. Questi istituti hanno registrato risultati finanziari notevoli, ma la loro crescita è accompagnata da una contrazione della forza lavoro. Infatti, il sindacato ha evidenziato una diminuzione di oltre 5.000 dipendenti, attestando il numero totale di lavoratrici e lavoratori a poco più di 165.000 unità.

La segretaria generale della Fisac-Cgil, Susy Esposito, ha commentato questi dati sottolineando come gli enormi utili generati dalle banche siano spesso il risultato del lavoro e del contributo dei dipendenti. “È inaccettabile che mentre i profitti continuano a crescere, chiudono sportelli e diminuisce il personale”, ha affermato. La Esposito ha messo in evidenza la necessità urgente di affrontare questa situazione, sottolineando che è fondamentale invertire la tendenza al ribasso nell’occupazione e garantire una presenza bancaria capillare sul territorio.

Il rischio bancario e le sue conseguenze

Negli ultimi anni, il settore bancario italiano ha vissuto una notevole trasformazione, spesso definita “risiko bancario”. Questo termine si riferisce a una fase di consolidamento e ristrutturazione che ha coinvolto molte banche, portando a fusioni, acquisizioni e chiusure di filiali. Sebbene queste operazioni siano state giustificate da ragioni di efficienza e sostenibilità economica, i riflessi su occupazione e servizi al pubblico sono stati drammatici.

La Fisac-Cgil ha messo in guardia su come la chiusura di sportelli e la diminuzione del personale non solo influiscano sui lavoratori della banca, ma abbiano anche un impatto diretto sulle comunità locali. Gli sportelli bancari rappresentano, infatti, un punto di riferimento fondamentale per molti cittadini, specialmente in aree rurali o meno servite. La loro scomparsa può significare un accesso ridotto ai servizi bancari e, di conseguenza, una diminuzione della qualità della vita per le persone che vivono in queste zone.

L’impatto della digitalizzazione

In un contesto di forte competizione e innovazione tecnologica, le banche stanno cercando di adattarsi a un nuovo ecosistema finanziario caratterizzato da servizi digitali e fintech. Questo cambiamento ha portato a una ristrutturazione necessaria per mantenere la competitività, ma ha anche aumentato le preoccupazioni riguardo all’occupazione. La digitalizzazione, sebbene porti con sé vantaggi in termini di efficienza e riduzione dei costi, crea anche il rischio di un’ulteriore disoccupazione nel settore, poiché molte funzioni tradizionali possono essere automatizzate.

L’ufficio studi della Fisac-Cgil ha chiesto un impegno concreto da parte delle banche e delle istituzioni per affrontare la questione dell’occupazione nel settore. La segretaria generale ha evidenziato che è fondamentale che il sistema bancario guardi al futuro con un approccio che metta al centro il lavoro e l’interesse del paese. “È essenziale che il settore si impegni a sviluppare strategie che non solo puntino alla crescita economica, ma che siano anche sostenibili e rispettose dei diritti dei lavoratori”, ha sottolineato.

In definitiva, il messaggio del sindacato è chiaro: non si può continuare a tollerare una crescita incessante degli utili a scapito della forza lavoro. È necessario un cambiamento di paradigma, dove il successo delle banche venga misurato non solo in termini di profitti, ma anche di qualità del lavoro e di servizio al cittadino. La Fisac-Cgil sta preparando una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sull’importanza di tutelare e valorizzare il lavoro nel settore bancario.

La situazione attuale rappresenta, quindi, una sfida e un’opportunità per il settore. Le sfide includono:

  1. Trovare un equilibrio tra innovazione e sostenibilità economica.
  2. Garantire la tutela dei posti di lavoro.
  3. Adattarsi alle nuove tecnologie senza compromettere l’occupazione.

L’opportunità risiede nella costruzione di un sistema bancario che sia realmente al servizio della comunità e che rappresenti un motore di crescita per l’intero paese.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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