Luca Dal Fabbro, executive chairman di Iren, ha recentemente lanciato un allarme cruciale riguardo alla situazione delle reti idriche in Italia. Durante la Euronext Sustainability Week 2025, che si sta svolgendo presso Palazzo Mezzanotte a Milano, ha sottolineato la necessità di investimenti significativi. Secondo Dal Fabbro, il paese ha bisogno di ben 6 miliardi di euro all’anno per adeguare le proprie infrastrutture idriche e ridurre le perdite d’acqua sotto al 40%. Un obiettivo ambizioso, considerando che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha previsto solo un miliardo di euro per questo settore cruciale.
Questa situazione crea un evidente mismatch tra le necessità impellenti e le risorse stanziate. Investire nelle reti idriche non è solo una questione di efficienza, ma rappresenta anche un’opportunità significativa per il paese. Dal Fabbro ha evidenziato che “stiamo parlando di un valore complessivo di circa 350-380 miliardi di euro generati dall’acqua in Italia, che rappresenta circa il 18-20% del PIL nazionale“. Le perdite idriche, che in alcune aree possono raggiungere livelli critici, non solo compromettono la sostenibilità ambientale, ma mettono anche a rischio la sicurezza economica del paese.
I rischi legati al cambiamento climatico
Le dichiarazioni di Dal Fabbro giungono in un periodo in cui il cambiamento climatico sta incidendo in modo sempre più significativo sulle risorse idriche. Gli eventi estremi, come le alluvioni, sono in aumento e i danni causati possono ammontare a 5-6 miliardi di euro all’anno. “Non possiamo permetterci territori con danni così ingenti per alluvioni”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di un’azione immediata e strategica. È fondamentale avviare interventi di contenimento e mitigazione del rischio idrogeologico e investire in nuove infrastrutture per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche.
La situazione attuale delle reti idriche
Secondo dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), le perdite idriche nelle reti di distribuzione superano il 40% in alcune regioni, un dato inaccettabile che evidenzia l’urgenza di interventi di ristrutturazione e ammodernamento delle infrastrutture. Le reti obsolete, frutto di decenni di scarsa manutenzione e investimenti inadeguati, non riescono a garantire un servizio efficiente e sicuro ai cittadini.
Il Pnrr ha dedicato una parte relativamente esigua alle infrastrutture idriche, sollevando interrogativi sulla strategia complessiva del governo italiano nella gestione delle risorse idriche e sulla capacità di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. È evidente che un piano più ambizioso è necessario per garantire un futuro sostenibile per l’Italia.
Un approccio integrato alla gestione delle risorse idriche
Dal Fabbro ha messo in evidenza l’importanza di un approccio integrato nella gestione delle risorse idriche. “Dobbiamo considerare l’acqua come un bene comune, essenziale per la vita e per il benessere delle generazioni future”, ha dichiarato. Questo richiede non solo investimenti, ma anche una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni pubbliche alle aziende private, fino ai cittadini.
Il dibattito sulla gestione delle risorse idriche è destinato a intensificarsi nei prossimi anni, soprattutto in un contesto di crescente scarsità d’acqua e di eventi meteorologici estremi. La questione dell’adeguamento delle reti idriche non è quindi solo una questione di numeri, ma tocca aspetti fondamentali per la salute e il benessere delle comunità. Una rete idrica efficiente è essenziale non solo per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile, ma anche per sostenere settori cruciali per l’economia italiana, come l’agricoltura, l’industria e il turismo.
In conclusione, il messaggio di Luca Dal Fabbro è chiaro: l’Italia deve affrontare con urgenza la sfida delle infrastrutture idriche. Solo attraverso un impegno concertato e investimenti adeguati sarà possibile garantire un futuro resiliente e sostenibile per il paese, tutelando una risorsa tanto preziosa. La strada da percorrere è lunga e complessa, ma le opportunità che si presentano sono significative e meritano di essere colte con determinazione e lungimiranza.