Home Spettacolo & TV Friedland esplora l’Alzheimer in un racconto intimo e poetico con Familiar Touch
Spettacolo & TV

Friedland esplora l’Alzheimer in un racconto intimo e poetico con Familiar Touch

Share
Friedland esplora l'Alzheimer in un racconto intimo e poetico con Familiar Touch
Friedland esplora l'Alzheimer in un racconto intimo e poetico con Familiar Touch
Share

Il 25 settembre segna un momento cruciale per la sensibilizzazione riguardo la malattia di Alzheimer, con l’arrivo nelle sale italiane di “Familiar Touch”, il pluripremiato film di Sarah Friedland. Questo lungometraggio, con protagonista la talentuosa Kathleen Chalfant, affronta tematiche complesse e delicate legate alla demenza, proponendo una narrazione che va oltre la mera perdita. La regista, al suo esordio nel lungometraggio, riesce a intrecciare poesia visiva e rigore narrativo, portando sullo schermo una riflessione profonda e articolata sul fragile confine tra memoria, identità e corpo.

La campagna di sensibilizzazione “Missing Ruth”

La distribuzione di “Familiar Touch” è affidata a Fandango Distribuzione, che ha avviato una campagna di sensibilizzazione intitolata “Missing Ruth”. Questa iniziativa, presente sui social e in forma di affissioni nelle principali città italiane, trae ispirazione da un episodio cruciale del film, creando un legame emotivo tra il pubblico e la storia di Ruth Goldman, interpretata magistralmente da Chalfant.

Riconoscimenti e accoglienza

Il film ha avuto un’accoglienza straordinaria, trionfando alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso anno. Qui, ha ricevuto tre premi prestigiosi, tra cui:

  1. Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”
  2. Miglior Regia
  3. Miglior Attrice, assegnata a Kathleen Chalfant nella sezione Orizzonti.

Questi successi testimoniano l’impatto artistico e culturale del film, evidenziando l’importanza di trattare temi delicati con tatto e sensibilità.

Un approccio innovativo alla narrazione sulla senilità

“Familiar Touch” si distingue non solo per la sua qualità cinematografica, ma anche per il suo approccio innovativo alla narrazione sulla senilità. La storia si concentra su Ruth Goldman, una donna anziana affetta da demenza, che si trova a dover affrontare una realtà in continua trasformazione. Quando Ruth esce di casa per quello che pensa sia un normale appuntamento in un hotel, si ritrova invece in una struttura per anziani. Qui, la sua identità e i suoi desideri vengono messi alla prova, mentre si confronta con volti nuovi, routine sconosciute e ambienti che sfuggono alla sua memoria.

La narrazione è profondamente ispirata dall’esperienza personale di Sarah Friedland come assistente alle persone anziane. Questo background ha permesso alla regista di realizzare una produzione intergenerazionale, che ha visto la collaborazione dei residenti e degli operatori di una comunità di riposo di Los Angeles. La ricchezza di queste interazioni ha alimentato il progetto, offrendo una visione autentica e rispettosa della vita di chi vive con la demenza.

Kathleen Chalfant, già conosciuta per le sue performance in opere come “The Affair”, “House of Cards”, “Kinsey” e “Duplicity”, offre una performance toccante e autentica, che riesce a trasmettere la vulnerabilità e la forza interiore del suo personaggio. Al suo fianco, il cast include volti come Carolyn Michelle, Andy McQueen e H. Jon Benjamin, tutti impegnati a dare vita a una storia che tocca il cuore e stimola la mente.

“Familiar Touch” non è solo un film, ma un invito a riflettere sulla vita e sulle relazioni umane in un contesto di vulnerabilità. Con una narrazione che sfida le convenzioni e una regia sensibile, il film di Friedland si propone di aprire un dialogo sulla demenza, incoraggiando una maggiore comprensione e empatia verso chi vive questa esperienza e verso le famiglie che li supportano. La data di uscita, il 25 settembre, rappresenta quindi non solo un momento di intrattenimento cinematografico, ma anche un’opportunità per sensibilizzare il pubblico su una malattia che tocca milioni di persone in tutto il mondo.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.