Il mercato delle motociclette e degli scooter ha subito un significativo rallentamento ad agosto 2023, dopo un inizio d’estate promettente. Secondo i dati forniti da Confindustria Ancma, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, il mese ha registrato 16.202 unità, evidenziando una flessione del 9,27% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nei primi otto mesi del 2023, le registrazioni totali sono arrivate a 262.475, con una diminuzione complessiva del 3,79%. Questo dato segna un lieve peggioramento rispetto a luglio, quando la flessione era del 3,40%.
Analisi del mercato delle moto e scooter
Un’analisi più approfondita rivela che il segmento delle moto ha subito un crollo, con un calo del 18,94% rispetto ad agosto 2022 e 6.070 unità immatricolate. Al contrario, gli scooter hanno mantenuto una certa stabilità, con un decremento molto contenuto del 0,21% e un totale di 9.346 mezzi venduti. Tuttavia, il mercato dei ciclomotori continua a soffrire: i “cinquantini” hanno registrato un calo significativo del 21,64%, con solo 786 unità vendute. Questo è un segnale preoccupante per un segmento che non ha mostrato segni di ripresa nel corso del 2023.
Mariano Roman, presidente di Confindustria Ancma, ha commentato la situazione, affermando che “un’analisi più approfondita dei dati estivi conferma ancora quanto il passaggio alla classificazione EURO 5+ e il conseguente surplus di immatricolazioni a fine 2024 abbiano condizionato tutto il mercato di quest’anno, influenzando soprattutto la vendita delle moto”. Nonostante il calo, Roman si è detto soddisfatto dell’andamento complessivo, notando che i numeri lasciano intravedere dinamiche di mercato più simili a quelle pre-Covid.
Mercato delle moto elettriche in calo
Un aspetto significativo è rappresentato dal mercato delle moto elettriche, che ha registrato un calo per il terzo mese consecutivo. Questo è attribuibile al rapido esaurimento degli incentivi Ecobonus, che avevano stimolato un aumento delle vendite nei mesi precedenti. Nel complesso, il mercato elettrico ha visto una flessione del 16,72%, con 6.088 unità immatricolate. In particolare, i ciclomotori elettrici, che costituiscono oltre un terzo del mercato a zero emissioni, hanno subito una caduta del 27,73% rispetto al 2022, totalizzando 2.134 unità.
Contesto economico e sfide future
L’andamento negativo del mercato motociclistico non è un fenomeno isolato, ma riflette un contesto economico più ampio caratterizzato da incertezze e cambiamenti normativi. Le nuove normative sulle emissioni e il passaggio a standard più severi come l’EURO 5+ hanno costretto i produttori a rivedere le loro strategie, investendo in modelli più ecologici. Questo cambiamento, sebbene necessario per affrontare le sfide ambientali, ha comportato un aumento dei costi e una difficoltà di adattamento da parte dei consumatori.
Inoltre, la pandemia ha avuto un impatto duraturo sul settore, modificando le abitudini di acquisto. Mentre durante i periodi di lockdown si è assistito a un aumento dell’interesse per le due ruote come mezzo di trasporto alternativo, ora il mercato affronta una fase di assestamento. Gli appassionati delle moto, così come i nuovi acquirenti, sono diventati più cauti negli acquisti, influenzati dall’aumento dei costi della vita e dall’incertezza economica generale.
In questo contesto, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono cruciali per il futuro del mercato motociclistico. Le aziende che riusciranno a diversificare la loro offerta, puntando su modelli elettrici e ibridi, potrebbero ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre, la promozione di iniziative favorevoli all’acquisto di veicoli a basse emissioni potrebbe stimolare una ripresa del mercato, aiutando a risollevare le vendite e a soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento all’ambiente.
Nonostante le difficoltà attuali, il mercato delle due ruote continua a rappresentare un segmento affascinante e dinamico, in grado di attrarre appassionati e nuovi clienti. Sarà interessante osservare come si evolverà nei prossimi mesi e quali strategie adotteranno le aziende per affrontare questa fase di transizione.