Il recente viaggio di Kim Jong-un in Cina segna un’importante tappa nella geopolitica asiatica. Dopo anni di isolamento dovuto alla pandemia di Covid-19, il leader nordcoreano ha attraversato il confine per partecipare a una parata militare a Pechino, in occasione dell’80° anniversario della resa del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. Questo evento non è solo un momento celebrativo, ma rappresenta un significativo passo avanti nei rapporti tra Corea del Nord, Cina e Russia.
Un incontro storico tra leader
La presenza di Kim Jong-un, insieme a Vladimir Putin e Xi Jinping, alla stessa parata militare evidenzia un legame sempre più forte tra queste nazioni. Secondo l’analista di geopolitica Soo Kim, la partecipazione di Kim formalizza la relazione trilaterale tra Cina, Russia e Corea del Nord, un aspetto cruciale in un contesto internazionale in cui le tensioni con le potenze occidentali continuano ad aumentare. La Cina e la Russia hanno recentemente intensificato le loro critiche nei confronti dell’Occidente, un tema emerso anche durante gli incontri di leader eurasiatici.
Ritorno sulla scena internazionale
Il viaggio di Kim in Cina rappresenta un ritorno sulla scena internazionale dopo un periodo di intensa attività diplomatica nel 2018, quando aveva cercato di stabilire un dialogo con gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Tuttavia, dopo il fallimento del vertice di Hanoi nel 2019, il leader nordcoreano era scomparso dai riflettori, rimanendo prevalentemente all’interno dei confini della Corea del Nord durante la pandemia. Questo isolamento ha avuto un impatto significativo sull’economia nordcoreana, già fragile, e ha portato a un crescente malcontento interno.
Rafforzare i legami con Pechino
Il viaggio di Kim potrebbe essere interpretato anche come un tentativo di rafforzare i legami economici e militari con la Cina. Quest’ultima è da sempre il principale alleato e partner commerciale della Corea del Nord, e il supporto cinese è stato cruciale durante le sanzioni internazionali imposte a causa del programma nucleare nordcoreano. Inoltre, la cooperazione tra Cina e Russia nell’ambito dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) sta cercando di offrire un’alternativa alle alleanze tradizionali dominate dall’Occidente.
In questo contesto, la presenza di Kim alla parata di Pechino non è solo simbolica, ma rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione tra queste nazioni. La capacità di Kim di riemergere sulla scena internazionale, insieme ai suoi omologhi, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di cooperazione e confronti geopolitici.
Mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi, è chiaro che i rapporti tra Corea del Nord, Cina e Russia continueranno a influenzare gli equilibri di potere nella regione. La presenza di Kim a Pechino non solo riafferma la sua posizione all’interno della sua nazione, ma segna anche un nuovo capitolo nelle dinamiche di potere globale, con ripercussioni che si faranno sentire a lungo termine.