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Trieste Airport conquista il secondo posto per crescita con 1,7 milioni di passeggeri

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Trieste Airport conquista il secondo posto per crescita con 1,7 milioni di passeggeri
Trieste Airport conquista il secondo posto per crescita con 1,7 milioni di passeggeri
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Il Trieste Airport sta emergendo come uno dei principali scali a livello europeo, registrando una crescita sorprendente che lo ha portato a diventare il secondo aeroporto di medie dimensioni in Europa per incremento di passeggeri. Con previsioni che indicano un potenziale di quasi 1,7 milioni di passeggeri entro la fine del 2025, si tratta di un incremento impressionante del 140% negli ultimi tre anni. Marco Consalvo, amministratore delegato dell’aeroporto triestino, ha affermato che “forse per traffico e per voli supereremo Lubiana”, evidenziando così l’ambizione di Trieste di affermarsi come un punto di riferimento nel panorama aereo regionale.

il contesto di crescita del trieste airport

Fino a poco tempo fa, Lubiana gestiva un traffico di circa 1,5-1,6 milioni di passeggeri, il che significava che il suo volume di traffico era quasi doppio rispetto a quello di Trieste e del Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, l’andamento positivo del Trieste Airport potrebbe modificare queste dinamiche, rendendo lo scalo triestino un competitor diretto della capitale slovena.

In aggiunta ai numeri in crescita, il Trieste Airport si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. È attualmente riconosciuto come il più “green” in Italia, con una percentuale significativa di viaggiatori che raggiungono l’aeroporto in treno, pari al 34%, e una produzione del 70% del fabbisogno energetico tramite impianti fotovoltaici. Le proiezioni indicano che entro il 2027, Trieste Airport diventerà il primo aeroporto decarbonizzato in Italia e uno dei primi in Europa, superando il 90% del fabbisogno energetico autoprodotto.

la strategia di diversificazione delle rotte

La crescita esponenziale del Trieste Airport è ben evidenziata dalla classifica stilata da Aci Europe, che analizza 450 aeroporti in tutta Europa. Nel primo semestre del 2025, Trieste Airport si è posizionato al secondo posto per crescita tra gli scali di medie dimensioni, definiti come quelli con un traffico compreso tra 1 e 10 milioni di passeggeri. Questo risultato è il frutto di una strategia mirata a diversificare le rotte e ad aumentare le compagnie aeree operanti nello scalo.

  1. Apertura della base Ryanair: ha ampliato notevolmente l’offerta di voli.
  2. Arrivo di Wizzair: collegamenti diretti per Tirana e Bucarest.
  3. Collegamenti con Transavia: voli per Rotterdam.

Oltre a questi vettori low-cost, il Trieste Airport mantiene collegamenti con compagnie di bandiera come Ita Airways e Lufthansa, offrendo così un ventaglio di opzioni per i viaggiatori. L’aeroporto triestino è passato da una media di 10 a 27 destinazioni, tutte situate in Europa, con l’obiettivo di raggiungere tra 40 e 50 destinazioni nei prossimi tre anni.

obiettivi futuri e collegamenti strategici

Un aspetto fondamentale della strategia di crescita del Trieste Airport è l’intenzione di stabilire collegamenti con hub europei di rilevanza, oltre a quelli già esistenti come Francoforte e Roma. Le destinazioni ambite includono metropoli come Madrid, Parigi (Charles de Gaulle), Londra (Gatwick) e, in futuro, anche città come Dubai o Istanbul. Questi collegamenti non solo aumenterebbero il numero di turisti in arrivo, ma offrirebbero anche ai residenti dell’area nuove opportunità di viaggio.

In un contesto di crescente concorrenza tra scali regionali e internazionali, il Trieste Airport si sta posizionando come un attore di primo piano, non solo per il volume di passeggeri, ma anche per la sostenibilità delle proprie operazioni. Grazie a un approccio strategico e a investimenti mirati, l’aeroporto triestino è pronto a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, contribuendo così allo sviluppo economico e turistico non solo della regione Friuli Venezia Giulia, ma anche dell’intera area del Nord Est Italia.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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