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Rivoluzione in arrivo: il protocollo Acri-Mef si prepara a una revisione con novità per le fondazioni

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Rivoluzione in arrivo: il protocollo Acri-Mef si prepara a una revisione con novità per le fondazioni
Rivoluzione in arrivo: il protocollo Acri-Mef si prepara a una revisione con novità per le fondazioni
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Un significativo passo avanti è stato compiuto nella revisione del protocollo tra l’Associazione delle Fondazioni Italiane (Acri) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Questo accordo, attivo dal 2015, ha avuto un impatto cruciale sulla governance, la trasparenza e la diversificazione degli investimenti delle fondazioni italiane. Rappresentando una pietra miliare per il settore, il protocollo si è dimostrato necessario non solo per regolamentare le attività delle fondazioni, ma anche per garantire una gestione più responsabile e sostenibile dei patrimoni.

Recentemente, Acri ha inviato alle Fondazioni associate un testo di addendum, che introduce modifiche strategiche riguardanti la concentrazione del patrimonio e la governance. Le fondazioni avranno tempo fino al 30 settembre per deliberare sul conferimento del mandato al presidente di Acri, affinché possa proseguire il dialogo con il Mef e finalizzare l’iter di revisione.

Aggiornamento dei limiti agli investimenti

Uno degli aspetti più rilevanti di questo addendum riguarda l’aggiornamento dei limiti agli investimenti. Questi limiti sono stati concepiti per meglio rispondere alle caratteristiche degli asset e all’evoluzione dei mercati finanziari. È fondamentale considerare che i recenti rialzi dei titoli rischiano di costringere gli enti a cedere parte delle loro quote nelle banche, con potenziali ripercussioni sulla loro stabilità economica e sulla capacità di intervento sociale.

Introduzione di strumenti di flessibilità nella governance

Inoltre, sul fronte della governance, l’addendum propone l’introduzione di strumenti di flessibilità. Questi strumenti sono pensati per bilanciare il necessario ricambio negli organi direttivi delle fondazioni con la continuità strategica a lungo termine. L’obiettivo è garantire che le fondazioni possano continuare a operare in modo efficace e innovativo, anche in un panorama in continua evoluzione, senza sacrificare la stabilità e l’esperienza accumulata nel tempo.

Importanza della comunicazione tra Acri e Fondazioni

Un altro aspetto da considerare è la necessità di una comunicazione chiara e aperta tra Acri e le Fondazioni associate. Il dialogo costante è fondamentale per garantire che le modifiche siano comprese e condivise da tutte le parti coinvolte. La trasparenza nel processo di revisione contribuirà a rafforzare la fiducia tra le fondazioni e il pubblico, elemento chiave per la loro legittimazione sociale e per il supporto alle loro attività.

In conclusione, la revisione del protocollo Acri-Mef e l’introduzione dell’addendum rappresentano un’importante opportunità per le fondazioni italiane di adattarsi a un contesto in continua evoluzione e di rafforzare la loro capacità di intervento nel sociale. L’auspicio è che queste modifiche possano contribuire a un futuro più sostenibile e responsabile per il settore, promuovendo una governance efficace e una gestione patrimoniale più consapevole.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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