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Mitevska: cosa direbbe madre Teresa oggi nel conflitto di Gaza

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Mitevska: cosa direbbe madre Teresa oggi nel conflitto di Gaza
Mitevska: cosa direbbe madre Teresa oggi nel conflitto di Gaza
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Nel contesto attuale di conflitto e crisi umanitaria, le parole della regista macedone Teona Strugar Mitevska risuonano con una forza particolare: “Secondo me, Madre Teresa di Calcutta sarebbe a Gaza, sarebbe lì sotto il fuoco, a prendersi cura dei palestinesi”. Questa affermazione non è solo un tributo alla figura iconica di Madre Teresa, ma anche una critica profonda alla nostra società contemporanea. Mitevska, parlando del suo ultimo film “Mother”, presentato al concorso di Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, invita a riflettere su un mondo permeato dalla violenza e dall’egoismo, un mondo in cui l’umanità sembra spesso dimenticata.

Un ritratto inedito di Madre Teresa

Il film “Mother”, che offre un ritratto inedito della vita di Madre Teresa, è interpretato da Noomi Rapace, affiancata da talenti come Sylvia Hoeks e Nikola Ristanovski. La pellicola si concentra su un momento cruciale della vita della religiosa, ambientato nel 1948, quando Madre Teresa è madre superiora del convento delle suore di Loreto a Calcutta. In quel periodo, attende una lettera che le permetterà di fondare la sua congregazione, le Missionarie della Carità. Tuttavia, il suo sogno si scontra con una verità scomoda rivelata da una delle sue consorelle, Sorella Agnieszka, interpretata da Hoeks.

Mitevska ha già affrontato il tema della vita di Madre Teresa in un documentario in cui ha intervistato le ultime suore dell’ordine da lei fondato. La regista ha sempre mostrato un forte interesse per le questioni sociali e umanitarie, e il suo lavoro si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla condizione umana. Attraverso “Mother”, Mitevska intende non solo narrare la vita di una figura storica, ma anche sottolineare l’importanza del dono e della solidarietà, valori che oggi sembrano essere sempre più trascurati.

Un messaggio di speranza e urgenza

Riflettendo sulle istanze umanitarie attuali, Noomi Rapace ha condiviso un ricordo significativo: “L’altro giorno ho letto che nel 1982 Madre Teresa andò a Beirut, dove c’era un conflitto. C’era un ospedale con dei bambini intrappolati proprio sulla linea del fuoco. Lei parlò con entrambe le parti e li convinse a un cessate il fuoco, salvando 37 bambini disabili da quella zona”. Questa storia è emblematica del coraggio e della determinazione di Madre Teresa, che ha sempre cercato di operare in condizioni estremamente difficili per alleviare la sofferenza degli altri.

Oggi, mentre il conflitto a Gaza continua a mietere vittime innocenti, Rapace non può fare a meno di esprimere la sua angoscia: “Ho letto che a Gaza altre persone, compresi cinque giornalisti, sono morti in ospedale. Com’è possibile? Come si è potuto arrivare a questo punto? È straziante. È così devastante. Sono scioccata dal momento che stiamo vivendo, con tutta la nostra conoscenza. Come è possibile che non siamo andati avanti? Come possono esserci ancora bambini, famiglie, civili a morire ogni giorno? E noi siamo qui seduti, senza che succeda nulla”. Le sue parole mettono in evidenza l’urgenza di un intervento e di una reazione da parte della comunità internazionale, che sembra spesso impotente di fronte a tali atrocità.

Una chiamata all’azione

Il film “Mother” rappresenta quindi non solo un omaggio a Madre Teresa, ma anche una chiamata all’azione per tutti noi. La regista Mitevska e l’attrice Rapace invitano a riscoprire il valore del dono e della cura reciproca, elementi fondamentali che dovrebbero guidare le nostre azioni quotidiane e le politiche globali. In un mondo dove il capitalismo e l’egoismo dominano, la figura di Madre Teresa emerge come un faro di speranza e compassione.

La Mostra del Cinema di Venezia, con la sua vetrina internazionale, è un palcoscenico ideale per mettere in luce opere come “Mother”. In un momento in cui il cinema può fungere da catalizzatore per il cambiamento sociale e la consapevolezza, Mitevska si unisce a molti altri artisti che hanno scelto di esprimere il loro sostegno per il popolo palestinese attraverso la lettera aperta di Venice4Palestine. Questa iniziativa sottolinea l’importanza della solidarietà e della voce degli artisti in tempi di crisi.

La figura di Madre Teresa, canonizzata da Papa Francesco nel 2016, continua a ispirare generazioni di persone in tutto il mondo. La sua vita è un esempio di dedizione al prossimo, una lezione che oggi risuona con particolare urgenza. La domanda che Mitevska e Rapace pongono non è solo retorica, ma una sfida concreta per ognuno di noi: cosa stiamo facendo per contribuire a un mondo migliore? In un’epoca di conflitti e divisioni, il richiamo alla compassione e all’umanità è più che mai necessario.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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