Il 14 agosto 2023 segna un nuovo inizio per Margherita Colonnello, assessora al Sociale di Padova, che ha recentemente dato alla luce il suo primo figlio, Aronne. La gioia della nascita è stata accompagnata da una scelta simbolica che ha suscitato un acceso dibattito pubblico: un fiocco arcobaleno adornava la porta del suo ufficio a Palazzo Moroni, in segno di inclusione e libertà. Questo gesto rappresenta non solo un momento personale, ma anche una dichiarazione politica, in linea con le sue posizioni progressiste espresse durante il Pride del 31 maggio 2023, dove aveva annunciato che il suo bambino non avrebbe avuto un fiocco rosa o azzurro, ma un simbolo di apertura verso le molteplici identità di genere.
significato della scelta di margherita colonnello
Margherita Colonnello ha spiegato il significato di questa scelta, affermando che desidererebbe che il suo bambino possa sentirsi libero di scegliere chi vuole essere, senza le limitazioni tradizionali legate al sesso di nascita. Durante il Pride, in un toccante intervento, aveva sottolineato: «Mio figlio o figlia non avrà un fiocco rosa o azzurro, bensì arcobaleno». Queste parole hanno risuonato come un’invocazione alla libertà di espressione e alla celebrazione delle diversità, tematiche particolarmente care alla comunità LGBTQ+.
le reazioni politiche
Tuttavia, la scelta dell’assessora non è stata accolta con entusiasmo da tutti. Le critiche sono arrivate principalmente da esponenti politici di destra, che hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’uso di simboli che, secondo loro, minerebbero le tradizioni familiari e i valori consolidati. Ecco alcune delle reazioni più significative:
- Luciano Sandonà, consigliere regionale, ha espresso il suo disappunto affermando che i bambini sono entità fragili e che la questione del sesso è fondamentale.
- Elena Cappellini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia, ha definito la scelta di Colonnello una manifestazione di un’ideologia di sinistra.
- Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha espresso la sua perplessità riguardo alla scelta di un fiocco arcobaleno, chiedendo: «Ma era proprio necessario tutto questo?».
Anche altri esponenti di Fratelli d’Italia hanno espresso il loro disappunto. Filippo Ascierto ha descritto la scelta come una «mancanza di serietà», mentre Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale e rappresentante dell’Udc, ha trovato inaccettabile l’uso delle istituzioni per promuovere una visione ideologica su un evento naturale come la nascita di un bambino.
l’importanza del nome aronne
In risposta alle critiche, Margherita Colonnello ha continuato a condividere la sua gioia con la comunità, utilizzando i social media per annunciare la scelta del nome per il suo bambino. Aronne, un nome con radici storiche e culturali profonde, è stato scelto con un significato speciale. In un post su Instagram, Colonnello ha descritto il nome come simbolo di ulivo, vite e vento mediterraneo, esprimendo il desiderio che suo figlio possa incarnare valori di luce, speranza e amore. Ha anche rivelato che Aronne porta il nome di un suo antenato, che ha partecipato attivamente alla vita politica e sociale, sottolineando una continuità di valori e impegno.
La scelta dell’assessora di Padova non è solo una questione personale, ma riflette un dibattito più ampio sulla libertà di espressione e sull’accettazione delle diversità in una società in evoluzione. La questione del fiocco arcobaleno diventa così un simbolo di una battaglia culturale che si svolge nel paese, dove il rispetto per tutte le identità e le scelte individuali si scontra con una visione più tradizionalista. Le polemiche che ne derivano evidenziano le tensioni esistenti tra diverse visioni del mondo e del futuro, sottolineando come la questione dell’identità di genere e della libertà di scelta resti centrale nel discorso pubblico contemporaneo.
Le reazioni al gesto di Colonnello rivelano inoltre una società ancora divisa, in cui le scelte personali si intrecciano con le ideologie politiche e i valori tradizionali. In questo contesto, la figura di Margherita Colonnello emerge come simbolo di una generazione che cerca di ridefinire le norme e le aspettative, non solo per sé stessa, ma anche per le future generazioni.