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Milano in calo: Unicredit e Mps affondano il mercato azionario

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Milano in calo: Unicredit e Mps affondano il mercato azionario
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Piazza Affari continua a mostrare segnali di debolezza, con l’indice Ftse Mib che segna una flessione dell’1%, attestandosi a 42.794 punti. Questo calo si inserisce in un contesto di incertezze economiche e politiche che stanno affliggendo i mercati europei, in particolare quelli italiani, dove il settore bancario ha risentito in modo significativo delle fluttuazioni.

Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali si è attestato a 83,8 punti base, segnando un calo del rendimento annuo dei titoli di Stato italiani, sceso di 2,5 punti al 3,57%. Anche il rendimento dei Bund ha subito una diminuzione, scendendo di 2,4 punti al 2,73%. Questi dati evidenziano una certa cautela da parte degli investitori, in particolare nei confronti dei titoli di Stato italiani, che storicamente hanno mostrato una maggiore volatilità.

debolezza del settore bancario

La debolezza dei mercati è stata accentuata da un significativo ribasso dei titoli bancari, influenzati dalla situazione in Francia, dove il primo ministro François Bayrou ha recentemente chiesto un voto di fiducia. Questa richiesta ha creato preoccupazione tra gli investitori, alimentando le vendite nel settore bancario. In particolare, le azioni di Popolare Sondrio hanno subito un ribasso del 3,2%, mentre Unicredit ha visto un calo del 2,95%. Anche Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha contribuito alla debolezza del settore, cedendo il 2,01%, insieme a:

  1. Mediobanca (-2,05%)
  2. Intesa Sanpaolo (-2%)
  3. Bper Banca (-1,8%)
  4. Banco BPM (-0,83%)

Quest’ultimo, sebbene in calo, ha mostrato un comportamento più cauto rispetto ai suoi concorrenti.

titoli in rialzo

In questo clima di incertezze, i pochi titoli che hanno mostrato segni di rialzo sono stati rari e limitati. Tra questi spicca Diasorin, che ha guadagnato un notevole 4,75%. Gli analisti di Morgan Stanley hanno raccomandato di acquistare le azioni della società, spingendo il prezzo obiettivo al rialzo del 17% a 101 euro. Questa raccomandazione è stata accolta con entusiasmo dal mercato, contribuendo a un buon andamento del titolo.

Un altro titolo che ha fatto registrare un incremento è Saipem, che ha visto un aumento dell’1,48%, continuando così una serie di quattro rialzi consecutivi e raggiungendo i massimi dall’16 gennaio. Questa performance è stata sostenuta dal recupero degli investimenti nel settore energetico e dalle aspettative di una crescente domanda di servizi nel campo dell’energia, in particolare legati alla transizione ecologica.

Altri titoli che hanno mostrato un certo dinamismo includono:

  1. Pirelli (+1,15%)
  2. Prysmian (+1,1%)
  3. Buzzi (+0,75%)

Queste aziende, attive in settori strategici come la produzione di pneumatici, la tecnologia dei cavi e il cemento, hanno beneficiato di un contesto di domanda stabile e di aspettative positive per il futuro.

situazione generale

Nella parte bassa della classifica troviamo Campari, che ha segnato un ribasso del 1,54%, insieme a Nexi (-1,15%), Tim (-1,1%) e Stellantis (-0,7%). Questi titoli hanno risentito di un clima di incertezza generale, portando gli investitori a ridurre l’esposizione a questi settori. Anche Eni ha mostrato una certa cautela, chiudendo con un leggero ribasso dello 0,15%, nonostante la ripresa dei prezzi delle materie prime e le prospettive di crescita nel settore energetico.

In sintesi, la giornata di contrattazioni a Piazza Affari riflette un mercato in cerca di stabilità in un contesto di incertezze politiche ed economiche. Mentre il settore bancario è alle prese con sfide significative, alcuni titoli di altri settori mostrano una certa resilienza, suggerendo che gli investitori stanno cercando opportunità in mezzo alla volatilità. La situazione rimane comunque delicata, e gli sviluppi futuri, sia a livello nazionale che internazionale, saranno cruciali per definire le tendenze del mercato nelle prossime settimane.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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