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Borsa europea in difficoltà: il governo francese vacilla e Milano segna un -1,1%

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Borsa europea in difficoltà: il governo francese vacilla e Milano segna un -1,1%
Borsa europea in difficoltà: il governo francese vacilla e Milano segna un -1,1%
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Le principali borse europee stanno attraversando una giornata di incertezze e ribassi, influenzate da fattori politici ed economici che gettano ombre sul mercato. In particolare, la situazione in Francia sta alimentando preoccupazioni riguardo alla stabilità del governo, mentre oltreoceano si segnala la resistenza della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, in un contesto di tensioni politiche. Quest’ultima è stata oggetto di attenzione da parte dell’ex presidente Donald Trump, il quale ha espresso l’intenzione di licenziarla, accrescendo così l’incertezza economica globale.

andamento delle borse europee

In questo clima di tensione, Parigi si colloca come la peggiore piazza borsistica, con un ribasso del 1,7%. Milano segue a ruota, chiudendo in calo del 1,12%, mentre Madrid perde lo 0,7%. Londra e Francoforte registrano entrambe un decremento dello 0,4%. I future americani si muovono anch’essi in territorio negativo, in attesa di dati economici chiave che includono:

  1. Ordinativi di beni durevoli
  2. Prezzi delle abitazioni
  3. Fiducia dei consumatori
  4. Indici della Fed di Richmond e di Dallas

mercato delle materie prime

Il mercato delle materie prime risente di questa incertezza. Il prezzo del greggio WTI scende dell’1,74%, attestandosi a 63,67 dollari al barile. Le anticipazioni dell’API sulle scorte settimanali di greggio alimentano le preoccupazioni sulla domanda e sull’equilibrio tra offerta e richiesta. Anche il mercato del gas mostra segni di debolezza, con un calo dello 0,9% a 33,49 euro per megawattora, ma riesce a mantenersi sopra la soglia dei 33 euro.

Dall’altro lato, l’oro segna un lieve rialzo, aumentando dello 0,13% a 3.376,71 dollari l’oncia. Questo metallo prezioso continua a essere visto come un rifugio sicuro in tempi di incertezza economica. Il dollaro si indebolisce, scendendo a 85,79 centesimi di euro e 74,14 penny, mentre il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi si assesta a 84,6 punti. Il rendimento annuo dei titoli di stato italiani cala di un punto percentuale, raggiungendo il 3,58%, mentre quello tedesco scende di 1,8 punti al 2,73%.

crisi nel settore bancario

Il settore bancario francese è particolarmente sotto pressione, con titoli come Société Générale che cede il 7,74%, seguito da Crédit Agricole con una perdita del 5,95% e BNP Paribas che scivola del 5,35%. Anche le banche tedesche non se la passano meglio: Commerzbank registra un crollo del 6,26%, mentre Deutsche Bank si muove più cautamente, perdendo il 2,12%. Le banche spagnole, come Caixabank e Santander, seguono il trend negativo, con cali rispettivi dell’1,83% e dell’1,51%.

A Londra, i titoli di HSBC e Barclays perdono rispettivamente l’1,1% e l’1,2%, evidenziando un clima di sfiducia tra gli investitori. In Piazza Affari, Unicredit segna un ribasso del 2,96%, mentre Popolare Sondrio perde il 2,5%. Montepaschi e Mediobanca scendono del 2,11% e dell’1,9%, rispettivamente. Intesa Sanpaolo e Bper perdono l’1,8% e l’1,7%, mentre Banco BPM scivola dell’1%.

La situazione attuale ha radici profonde nelle tensioni politiche in Francia, dove il governo di Emmanuel Macron sembra barcollare sotto il peso di critiche crescenti e di una crescente opposizione. Le manifestazioni di protesta contro le politiche governative, in particolare quelle legate alle riforme del mercato del lavoro e al costo della vita, stanno minando la fiducia dei cittadini. Queste tensioni politiche si riflettono anche sui mercati, dove gli investitori mostrano una certa cautela.

In aggiunta, la Federal Reserve sta affrontando il suo insieme di sfide, con l’inflazione che continua a essere una preoccupazione centrale. La resistenza di Lisa Cook, che si oppone a un possibile licenziamento da parte di Trump, è un ulteriore segnale della tensione che permea la politica economica negli Stati Uniti. I mercati globali sono in attesa di segnali chiari sulle future politiche monetarie, e ogni dichiarazione da parte della Fed è scrutinata con attenzione.

In questo contesto, gli investitori si trovano a dover navigare in acque tumultuose, mentre cercano di anticipare le mosse dei governi e delle banche centrali. La combinazione di fattori politici ed economici crea un clima di incertezza che potrebbe influenzare le decisioni di investimento nel prossimo futuro. I mercati continueranno a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione in Francia e le indicazioni economiche provenienti dagli Stati Uniti, mentre cercano di trovare un equilibrio tra rischio e opportunità.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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