Le principali borse europee continuano a mostrare segnali di debolezza, seguendo l’andamento poco mosso degli indici americani, che si trovano appena sopra la parità. In particolare, la piazza di Parigi ha subito un calo significativo, chiudendo a -1,45%. Questo decremento è in parte influenzato dalla richiesta di voto di fiducia avanzata dal primo ministro francese François Bayrou, un evento che ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla stabilità politica del paese. Nonostante ciò, Parigi ha mostrato un leggero recupero nel finale di seduta.
Anche Milano non ha brillato, registrando una flessione del -1,15%. Le borse di Londra e Madrid hanno chiuso con un calo più contenuto, entrambe a -0,55%. Francoforte, invece, ha visto un decremento più moderato, fermandosi a -0,4%. Questi risultati evidenziano un clima di incertezza che continua a gravare sulle piazze finanziarie europee, con gli investitori cauti in attesa di segnali più chiari da parte delle politiche economiche e monetarie.
Dati economici dagli Stati Uniti
Un dato che ha sorpreso positivamente è stato quello degli ordinativi di beni durevoli negli Stati Uniti, che hanno registrato un incremento dell’1,1%. Tuttavia, la crescita dei prezzi delle case ha mostrato un rallentamento, scendendo dal 2,9% al 2,6%. Nel frattempo, gli investitori si preparano per l’arrivo della fiducia dei consumatori e per gli indici della Fed di Richmond e Dallas, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sullo stato dell’economia statunitense.
Andamento delle materie prime
Nel mercato delle materie prime, il greggio ha mostrato un calo significativo, con il prezzo del WTI sceso del 1,48% a 63,84 dollari al barile. Questo ribasso è legato alla pubblicazione delle anticipazioni dell’API riguardanti le scorte settimanali di greggio. Anche il gas ha registrato un lieve calo, scendendo dello 0,6% a 33,57 euro al MWh, ma si mantiene sopra la soglia dei 33 euro. Al contrario, il prezzo dell’oro ha visto un leggero rialzo, con un incremento dello 0,15% a 3.377,1 dollari l’oncia.
Settore bancario sotto pressione
Il settore bancario ha subito pressioni notevoli, in particolare in Francia, dove istituti come Société Générale hanno registrato un calo dell’8,35%, seguiti da Crédit Agricole (-6,37%) e BNP Paribas (-5,59%). In Germania, Commerzbank ha subito un forte ribasso del 6,16% dopo che Bank of America ha ridotto la sua raccomandazione, mentre Deutsche Bank ha mostrato una performance più cauta con un -2,15%. Anche le banche spagnole come Caixabank e Santander hanno chiuso in territorio negativo, rispettivamente a -1,62% e -1,5%.
A Londra, Barclays ha visto un calo dell’1,25%, mentre in Piazza Affari le banche italiane hanno sofferto in modo significativo. Unicredit ha chiuso a -3,5%, Popolare Sondrio a -3,1% e Montepaschi a -2,45%. Anche Intesa Sanpaolo ha registrato un ribasso del -2,3%, Mediobanca del -2,25% e Banco BPM del -1,29%. Queste flessioni nel settore bancario riflettono le preoccupazioni più ampie riguardo alla stabilità economica e politica in Europa.
Queste dinamiche di mercato evidenziano un clima di incertezza e cautela tra gli investitori, influenzato da fattori politici e dai dati economici in arrivo. Mentre le borse europee affrontano sfide significative, l’attenzione rimane rivolta agli sviluppi futuri e a come questi influenzeranno il panorama economico globale.