Il 21 agosto 2023, una giovane siciliana di 23 anni, Marzia Sardo, ha vissuto un’esperienza angosciante presso il Policlinico Umberto I di Roma. Trasferitasi nella capitale per motivi di studio, Marzia si era recata in ospedale a causa di un’emicrania acuta, ma ha denunciato di aver subito una molestia verbale da parte di un operatore sanitario. Durante la preparazione per una TAC, l’uomo le avrebbe detto: «Se vuoi toglierti il reggiseno, fai contenti tutti». Questa frase inopportuna ha suscitato indignazione e solidarietà sui social media.
Marzia ha raccontato che, nonostante si sentisse male, i medici hanno deciso di procedere con ulteriori esami. Nella sala di Radiologia, mentre le veniva chiesto di rimuovere orecchini e mascherina, ha chiesto se fosse necessario togliere anche il reggiseno, essendo dotato di ferretto. La risposta del medico ha amplificato il suo senso di vulnerabilità , rendendo l’esperienza ancora più traumatica.
la reazione del policlinico umberto i
La direzione del Policlinico Umberto I ha avviato un’istruttoria interna per verificare l’accaduto e prendere i provvedimenti necessari. In una nota ufficiale, l’ospedale ha affermato che «la difesa della salute pubblica e il rispetto dei pazienti sono priorità assolute». Saranno ascoltati tutti i presenti nella sala di Radiologia durante l’esame di Marzia, e verranno esaminati i turni del personale in servizio.
il potere dei social media
Marzia ha deciso di utilizzare i social media per far sentire la sua voce e quella di molte altre donne. Ha registrato un video dal bagno dell’ospedale, con l’ago cannula ancora nel braccio, esprimendo il desiderio di non rimanere in silenzio. Il video è diventato virale su piattaforme come Instagram e TikTok, in cui ha sottolineato l’importanza di denunciare comportamenti inappropriati. Tuttavia, la sua iniziativa ha attirato anche reazioni negative, con commenti di disprezzo che l’hanno costretta a disattivare i commenti per proteggersi.
un dibattito riacceso sulle molestie nel settore sanitario
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulle molestie nel contesto sanitario, un tema già molto discusso negli ultimi anni. Diverse associazioni e gruppi di difesa dei diritti delle donne hanno espresso solidarietà a Marzia, evidenziando l’importanza di un cambiamento culturale. È fondamentale che chi lavora nel settore sanitario mantenga standard elevati di comportamento, considerando la vulnerabilità delle pazienti.
In una società in cui il movimento #MeToo ha iniziato a smuovere le coscienze su questioni di abuso e molestia di genere, il caso di Marzia Sardo rappresenta una tappa importante nella lotta contro le molestie. La giovane ha dimostrato coraggio nel denunciare pubblicamente un comportamento inaccettabile, richiamando l’attenzione su un problema che affligge molte donne.
Il Policlinico Umberto I deve ora affrontare non solo la questione specifica sollevata da Marzia, ma anche il più ampio tema del rispetto e della sicurezza dei pazienti. Le prossime settimane saranno decisive per capire quali misure saranno adottate per garantire che episodi del genere non si ripetano e per promuovere un ambiente di cura in cui il rispetto reciproco sia la norma.