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La striscia di sabbia pubblica: la battaglia per le spiagge libere a Vietri

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La striscia di sabbia pubblica: la battaglia per le spiagge libere a Vietri
La striscia di sabbia pubblica: la battaglia per le spiagge libere a Vietri
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La polemica riguardante le spiagge libere in Italia continua a infiammare il dibattito pubblico, soprattutto durante l’estate, quando le famiglie cercano un modo per godere del mare senza affrontare i costi sempre più elevati degli stabilimenti balneari. A Vietri sul Mare, un comune della Costiera Amalfitana noto per la sua bellezza naturale, la situazione appare particolarmente critica. Un video pubblicato sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli ha portato alla luce una realtà che molti cittadini non possono più ignorare: la spiaggia libera di Vietri è ridotta a un angusto corridoio di sabbia, tanto da essere soprannominata “la striscia di sabbia pubblica”.

Nel video, una residente campana evidenzia la gravità della situazione. «Salve deputato Borrelli», inizia il suo messaggio, «le invio il video di questa ragazza in cui si vede quanto hanno destinato alla spiaggia libera di Vietri, e non Amalfi come emerso erroneamente in un primo momento». Le immagini mostrano un fazzoletto di sabbia compresso tra due stabilimenti balneari, con ombrelloni e teli da mare sistemati in uno spazio tanto ridotto da sembrare inadeguato per il numero di persone che tentano di godere di un giorno al mare.

la condizione delle spiagge libere

La signora nel video lamenta la situazione con una certa dose di amarezza: «Questa è la spiaggia libera di Vietri. Di qua c’è un lido, qua c’è un altro lido, e questa è la spiaggia libera». La sua frustrazione è palpabile e risuona con la voce di molti abitanti e turisti che si sono trovati a fare i conti con l’assenza di alternative valide per godere del mare senza dover pagare una tariffa salata.

La questione delle spiagge libere in Italia ha assunto connotazioni sempre più complesse, specialmente in un periodo in cui i rincari delle tariffe balneari sono diventati insostenibili per molte famiglie. Negli ultimi anni, le coste italiane sono state al centro di polemiche riguardanti la privatizzazione delle spiagge, il che ha portato a una riduzione degli spazi pubblici disponibili. In molte località turistiche, le spiagge libere sono state progressivamente ridotte, mentre i lidi privati si espandono, occupando porzioni sempre maggiori di territorio.

il dibattito acceso

Il video di Vietri ha scatenato un acceso dibattito nei commenti, dove molti utenti si sono schierati contro questa situazione. Alcuni hanno definito umiliante la condizione dei bagnanti, descrivendo il luogo come un “recinto” in cui le persone sono costrette a stare “come pecore”. Altri hanno sollevato la questione del malaffare che, a loro avviso, caratterizza la gestione delle spiagge in tutta la Costiera Amalfitana. Un commento evidenziava come uno stabilimento balneare avesse occupato tutto il belvedere pubblico, limitando l’accesso e creando una sorta di isolamento per chi desidera godere della vista sul mare.

Nonostante le lamentele, ci sono anche voci contrarie. Alcuni utenti hanno fatto notare che la striscia di sabbia in questione potrebbe essere vista più come una semplice “discesa al mare” piuttosto che una vera e propria spiaggia libera. Secondo queste affermazioni, la spiaggia pubblica sarebbe situata a circa 100 metri dagli stabilimenti, e quindi non sarebbe corretto considerare quella striscia di sabbia come un’area di balneazione vera e propria.

la necessità di una riforma

Questa situazione non è un caso isolato, ma rappresenta un problema più ampio che coinvolge molte località turistiche in Italia. La questione delle spiagge libere e della loro accessibilità è diventata un tema cruciale nei dibattiti politici, con richieste di maggiore regolamentazione e di un intervento da parte del governo per garantire spazi adeguati per tutti. I cittadini chiedono una riforma che tuteli il diritto di accesso al mare, garantendo che non solo i più abbienti possano godere delle bellezze della costa.

Nel contesto della Costiera Amalfitana, un’area che attira milioni di turisti ogni anno, la lotta per la salvaguardia delle spiagge libere è cruciale non solo per i residenti, ma anche per il turismo sostenibile. La bellezza naturale della zona, con i suoi paesaggi mozzafiato e le acque cristalline, è un patrimonio che deve essere preservato e reso accessibile a tutti, non solo a chi può permettersi un lettino e un ombrellone.

La situazione di Vietri sul Mare è un campanello d’allarme che mette in evidenza la necessità di un ripensamento della gestione delle spiagge italiane, affinché possano essere fruibili da tutti, senza distinzioni economiche. Con l’estate ormai nel pieno svolgimento, i cittadini si chiedono se ci saranno interventi concreti per risolvere una questione che, se trascurata, rischia di compromettere non solo il diritto al mare, ma anche il futuro del turismo nella regione.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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