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Pawlikowski torna sul set con 1949: cosa aspettarsi da questo nuovo capolavoro?

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Pawlikowski torna sul set con 1949: cosa aspettarsi da questo nuovo capolavoro?
Pawlikowski torna sul set con 1949: cosa aspettarsi da questo nuovo capolavoro?
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Sono ufficialmente iniziate le riprese di “1949”, il nuovo attesissimo film del regista polacco Paweł Pawlikowski, vincitore del premio Oscar. Questa volta, Pawlikowski torna a collaborare con Henk Handloegten, con cui ha co-scritto la sceneggiatura, per raccontare una storia che si dipana sullo sfondo della Guerra Fredda, un periodo di grande tensione e cambiamenti in Europa. La narrazione si concentra sul complesso rapporto tra lo scrittore tedesco Thomas Mann e sua figlia Erika, incarnati rispettivamente dall’attore Hanns Zischler e dall’eclettica Sandra Hüller, nota per le sue interpretazioni in opere di grande rilevanza critica.

La trama di “1949”

La trama di “1949” segue un viaggio on the road che parte da Francoforte, una città sotto l’influenza statunitense, per giungere a Weimar, controllata dai sovietici. Questa traversata attraverso una Germania in macerie non è solo un percorso fisico, ma rappresenta anche un viaggio interiore, una riflessione sulle identità perdute e sulla ricerca di un significato in un’Europa dilaniata dalla guerra e dalle ideologie contrastanti. La Buick nera, simbolo di un’epoca, diventa il veicolo attraverso cui si esplorano le dinamiche familiari e le complessità del legame tra padre e figlia.

Temi e collaboratori

Pawlikowski, già acclamato per opere come “Ida” e “Cold War”, continua a esplorare temi che gli sono cari, quali l’identità, la colpa, la famiglia e l’amore, sempre sullo sfondo del tumulto sociale e culturale dell’Europa del dopoguerra. Con “1949”, il regista si addentra in un periodo storico cruciale, caratterizzato da scelte morali difficili e da una continua tensione tra Est e Ovest. Il film rappresenta quindi non solo una narrazione personale, ma anche un’analisi della situazione geopolitica dell’epoca.

Non sorprende che Pawlikowski abbia deciso di riunire il suo talentuoso team di collaboratori, tra cui il direttore della fotografia Łukasz Żal, candidato all’Oscar per il suo lavoro in “Ida”. Żal, noto per il suo stile visivo distintivo, ha il compito di catturare la bellezza e la desolazione della Germania del dopoguerra. Altri membri della squadra includono:

  1. Aleksandra Staszko – costumista
  2. Piotr Wójcik – montatore
  3. Katarzyna Sobańska – scenografa
  4. Marcel Sławiński – scenografo
  5. Marcin Marsecki – compositore

Un cast di talenti

Il cast di “1949” è un mix di talenti affermati e promettenti, con nomi che spaziano da August Diehl, noto per il suo ruolo in “La vita nascosta – Hidden Life”, alla candidata all’Oscar Sandra Hüller, che ha recentemente brillato in “La zona d’interesse” e “Anatomia di una caduta”. Completano il cast:

  • Anna Madeley – vista in “Patrick Melrose” e “Creature grandi e piccole – Un veterinario di provincia”
  • Devid Striesow – partecipante a “Niente di nuovo sul fronte occidentale”
  • Theo Trebs – noto per “Il nastro bianco”
  • Hanns Zischler – recitato in “Munich” e “Die Theorie von Allem”

La produzione del film è affidata a nomi di spicco nel panorama cinematografico, tra cui Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Our Films, Ewa Puszczynska per Extreme Emotions, Jeanne Tremsal ed Edward Berger per Nine Hours, Dimitri Rassam per Chapter2 e Lorenzo Gangarossa per Circle One. Questo team di produzione non solo porta con sé un’esperienza consolidata, ma anche una visione condivisa che promette di dare vita a un’opera significativa e di grande impatto.

Con “1949”, Pawlikowski si propone di raccontare non solo la storia di una famiglia, ma anche quella di un’intera nazione e di un continente che cerca di ricostruire la propria identità dopo anni di conflitto e divisioni. Il film, atteso con ansia dai cinefili e dalla critica, si preannuncia come un altro capitolo fondamentale nella filmografia di un regista che ha saputo coniugare arte e impegno civile, offrendo uno sguardo profondo e sfumato sull’umanità e sulle sue fragilità. Mentre le riprese proseguono, tutti gli occhi sono puntati su questo progetto, che promette di essere un viaggio emozionante e riflessivo.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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