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Stop alle chiamate telemarketing: cosa cambia dal 19 agosto

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Stop alle chiamate telemarketing: cosa cambia dal 19 agosto
Stop alle chiamate telemarketing: cosa cambia dal 19 agosto
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Il 19 agosto 2023 rappresenta una data cruciale nella lotta contro il telemarketing aggressivo in Italia. A partire da questo giorno, entreranno in vigore nuove misure che mirano a bloccare le chiamate commerciali provenienti dall’estero, utilizzando numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Questa iniziativa è un passo significativo verso la protezione dei consumatori, come evidenziato da Assoutenti, l’associazione dei consumatori che ha annunciato questa novità.

Negli ultimi anni, il fenomeno delle chiamate indesiderate ha raggiunto proporzioni preoccupanti, generando frustrazione tra gli utenti. Tra le tecniche più comuni utilizzate dai call center illegali c’è il Cli Spoofing, che consente agli operatori di mascherare la propria identità, mostrando un numero italiano, spesso fittizio, sul display del destinatario. Questo inganno rende le vittime più propense a rispondere. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha spiegato che tali pratiche vengono spesso utilizzate per promuovere investimenti finanziari rischiosi o contratti di fornitura energetica, con condizioni contrattuali poco chiare.

Le nuove misure contro il telemarketing

La delibera che stabilisce queste nuove misure è stata approvata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) lo scorso 19 maggio. Essa prevede che gli operatori telefonici nazionali siano obbligati a:

  1. Bloccare le chiamate con numeri fissi italiani provenienti dall’estero a partire dal 19 agosto.
  2. Estendere il blocco alle chiamate da numeri mobili italiani dal 19 novembre.

Questo approccio graduale consente agli operatori di adeguarsi ai nuovi requisiti e garantire una transizione senza intoppi. Tuttavia, per coloro che non si conformeranno a queste regole, sono previste sanzioni severe, che possono arrivare fino a 1 milione di euro.

La necessità di ulteriori azioni

Nonostante queste misure rappresentino un grande passo avanti, Melluso avverte che non risolveranno completamente il problema. Secondo lui, “si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate”. È evidente che sarà necessario attendere novembre per vedere un impatto più significativo.

È importante notare che il telemarketing non è di per sé illegale; tuttavia, le pratiche ingannevoli e invasive possono danneggiare la fiducia dei consumatori. Molti utenti hanno già affrontato situazioni spiacevoli, come chiamate incessanti e offerte poco chiare, che hanno portato a una crescente richiesta di regolamentazioni più severe.

Informare i consumatori

Le misure adottate dall’Agcom sono il risultato di un lungo processo di consultazione, durante il quale sono state ascoltate le istanze di consumatori e associazioni. L’obiettivo principale è ripristinare la fiducia nelle comunicazioni telefoniche, offrendo ai cittadini un ambiente più sicuro e trasparente. È fondamentale che i consumatori siano informati e consapevoli dei propri diritti, poiché molti non conoscono le possibilità di bloccare le chiamate indesiderate tramite le funzioni fornite dai loro operatori telefonici.

In un mondo in cui la tecnologia avanza rapidamente, è essenziale che le normative si adattino a queste nuove sfide. Le istituzioni devono continuare a lavorare per garantire la protezione dei diritti dei consumatori e sanzionare le pratiche commerciali scorrette. La lotta contro il telemarketing aggressivo è solo all’inizio, e ulteriori misure potrebbero essere necessarie per affrontare le insidie di un settore in continua evoluzione.

Con l’entrata in vigore di queste nuove regole, gli italiani possono sperare in un futuro in cui le chiamate commerciali non siano più una fonte di stress e frustrazione, ma piuttosto un’opportunità per ricevere informazioni utili e pertinenti, in un contesto di rispetto e trasparenza.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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