Sulla spiaggia 16 di Riccione, nella zona Fontanelle, il sole splende e l’aria è pervasa dal profumo del mare. Qui, tra ombrelloni a righe e lettini verdi e gialli, si trova Guerrino Ricci, un simbolo della tradizione balneare italiana. Con i suoi 86 anni e una carriera che si estende per quasi cinquant’anni, Guerrino è un bagnino che ha saputo conoscere i segreti del turismo estivo e mantenere viva l’autenticità della sua spiaggia. La sua filosofia è semplice e diretta: «Non faccio pagare l’ombrellone, sono 4 euro a lettino, che sia in riva al mare o in ultima fila». Questo approccio, unito alla sua cordialità e al suo senso dell’umorismo, ha conquistato il cuore di generazioni di turisti.
L’approccio di Guerrino al turismo balneare
Guerrino indossa la sua consueta divisa: canotta blu, pantaloncini rossi e un cappello da capitano. Con un sorriso sempre pronto e una battuta per ogni bagnante, riesce a creare un’atmosfera familiare e accogliente. «Il trucco? Non alzare i prezzi», afferma con sicurezza. In un’epoca in cui il costo della vita sta aumentando, il suo approccio si distingue per la sua onestà. Guerrino sa bene che molti turisti devono già affrontare spese elevate, come il carburante per raggiungere la costa. «Già spendono 15 euro di carburante», spiega, «se aumento i prezzi al mare non vengono più o vanno alla spiaggia libera». Questo è il motivo per cui la sua spiaggia è sempre piena, anche in un periodo in cui le abitudini dei vacanzieri sono cambiate.
I clienti affezionati di Guerrino
Tra i suoi clienti ci sono volti familiari che tornano ogni anno. Heidi, un’anziana signora tedesca, ha 87 anni e da decenni trascorre due mesi estivi a Riccione. Robert, un olandese, è un cliente fedele da mezzo secolo. Guerrino li conosce tutti per nome e con affetto, e per lui non sono solo turisti, ma veri amici. «Ci conosciamo dagli anni Sessanta, da quando facevo il bagnino di salvataggio», racconta con nostalgia.
L’evoluzione del turismo a Riccione
La carriera di Guerrino è iniziata negli anni Sessanta, un periodo d’oro per Riccione, quando il turismo balneare era in espansione e la Riviera Romagnola attirava visitatori da ogni parte del mondo. «Per vent’anni sono stato bagnino di salvataggio», ricorda con orgoglio. Poi, negli anni Settanta, il Comune gli chiese di aprire nuovi stabilimenti nelle zone più lontane dal centro. Questo cambiamento ha segnato un’epoca di trasformazione per la città, che ha visto un aumento considerevole dei turisti e una diversificazione dell’offerta balneare.
Guerrino ha vissuto in prima persona questi cambiamenti, osservando come Riccione sia evoluta nel tempo. Le pensioni familiari, simbolo di un’ospitalità genuina, sono ormai un ricordo del passato, sostituite da strutture più moderne e commerciali. Tuttavia, Guerrino è rimasto fedele ai suoi valori e alla sua missione di offrire un servizio di qualità a prezzi accessibili. «Mi alzo alle 5.10, faccio una doccia e alle 6 sono qui fino a quando non è andato a casa l’ultimo bagnante», racconta, sottolineando il suo impegno e la dedizione al lavoro.
Oggi, il turismo a Riccione si trova ad affrontare sfide diverse, con l’aumento della concorrenza da parte di destinazioni emergenti e cambiamenti nelle preferenze dei viaggiatori. Ma Guerrino continua a mantenere la sua spiaggia un luogo speciale, dove la cordialità e l’umanità prevalgono su ogni strategia commerciale. I suoi lettini a 4 euro rappresentano non solo un prezzo accessibile, ma anche un modo per preservare l’autenticità di un’esperienza balneare che ha fatto la storia della Riviera Romagnola.
In un contesto in cui molti stabilimenti si affrettano a seguire le tendenze del mercato, alzando i prezzi e cercando di attrarre una clientela sempre più esigente, Guerrino dimostra che la semplicità e la genuinità possono ancora avere successo. La sua spiaggia è un rifugio per chi cerca non solo un lettino, ma anche un’esperienza calda e accogliente, un ritorno a tempi più semplici e felici, dove il mare e il sole sono i veri protagonisti.