Home Soldi & Risparmi Borsa europea in ripresa: Milano chiude a +1% insieme a Wall Street
Soldi & Risparmi

Borsa europea in ripresa: Milano chiude a +1% insieme a Wall Street

Share
Borsa europea in ripresa: Milano chiude a +1% insieme a Wall Street
Borsa europea in ripresa: Milano chiude a +1% insieme a Wall Street
Share

Le borse europee hanno chiuso in territorio positivo, segnando una giornata di ripresa significativa grazie al supporto dei listini americani in rialzo. A guidare il recupero è stata Madrid, con un guadagno del 1,15%, seguita da Milano, che ha registrato un incremento dell’1%. Anche Francoforte (+0,83%), Parigi (+0,75%) e Londra, sebbene in leggera flessione (-0,05%), hanno mostrato una tendenza generale al rialzo, riflettendo un clima di fiducia tra gli investitori.

Questa ripresa è stata alimentata dai recenti dati americani sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sui prezzi alla produzione, che hanno dato segnali di stabilità nell’economia statunitense. Le richieste di sussidi sono scese, suggerendo una certa resilienza del mercato del lavoro, mentre i prezzi alla produzione hanno mostrato una moderazione, il che potrebbe influenzare le decisioni future della Federal Reserve riguardo ai tassi d’interesse.

Andamento dei titoli di stato e dei rendimenti

In questo contesto, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi è salito a 77,6 punti. Il rendimento dei titoli di stato italiani ha registrato un incremento, raggiungendo il 3,48%, con un aumento di 3,3 punti, mentre il rendimento dei Bund è aumentato di 2,8 punti, attestandosi al 2,7%. Questa crescita nei rendimenti è un indicatore delle aspettative di inflazione e delle politiche monetarie future, che rimangono sotto osservazione da parte degli investitori.

Mercato delle materie prime e valute

Nel mercato delle materie prime, il prezzo del greggio ha mostrato un aumento significativo, con il WTI in crescita dell’1,28% a 63,45 dollari al barile. Questo rialzo è stato influenzato da fattori geopolitici e dalla domanda in aumento, mentre il gas ha visto una diminuzione del valore, scendendo dell’1,04% a 32,27 euro al MWh. Anche l’oro ha registrato una flessione, perdendo lo 0,52% e scendendo a 3.337,34 dollari l’oncia, riflettendo una certa stabilità nei mercati azionari che ha ridotto l’appeal del metallo prezioso come rifugio sicuro.

Il dollaro ha guadagnato terreno, scambiandosi a 85,81 centesimi e a 73,83 penny, mentre il Bitcoin ha continuato a mostrare debolezza, con un calo dell’1,92% a 118.717 dollari. La criptovaluta, che ha visto oscillazioni significative nei mesi scorsi, sta affrontando una fase di incertezza che ha portato molti investitori a riconsiderare la propria esposizione al mercato delle criptovalute.

Performance delle azioni e settore energetico

Nel panorama delle azioni, Ferrari ha brillato con un notevole incremento del 3,62%, spinta dalle raccomandazioni positive degli analisti di Baptista Research, che prevedono che il titolo supererà le performance del listino di riferimento. Questo riflette la continua fiducia nel marchio e nella sua strategia di crescita, nonostante le sfide del mercato automobilistico globale.

Stellantis ha mostrato una performance più cauta, guadagnando solo lo 0,48%, mentre Renault ha ceduto lo 0,25%, evidenziando le difficoltà nel settore automobilistico europeo, in particolare per quanto riguarda la transizione verso veicoli elettrici e le sfide della catena di approvvigionamento.

Nel settore energetico, i titoli delle compagnie petrolifere hanno avuto una giornata difficile, con Shell in calo dell’1,3% e BP che ha perso l’1,15%. Anche TotalEnergies ed Eni si sono mostrati più cauti, con entrambi i titoli in diminuzione dello 0,1%. Questi movimenti possono essere attribuiti alla volatilità dei prezzi del petrolio e alle preoccupazioni ambientali che stanno influenzando le politiche aziendali e gli investimenti nel settore energetico.

Tra le banche, si è registrato un buon andamento per Bbva e NatWest, che hanno guadagnato rispettivamente il 2,15% e il 2%, spinti da analisi favorevoli di William O’Neil. Anche Commerzbank ha chiuso in rialzo con un aumento dell’1,95%. Tuttavia, le banche italiane hanno mostrato una performance più moderata, con Intesa a +1,45%, Unicredit a +0,75% e Mediobanca a +0,6%. Banco Bpm ha chiuso a +0,46%, mentre Popolare Sondrio e Bper hanno registrato cali dello 0,8% e dello 0,5% rispettivamente, e Mps ha chiuso fiacca con un leggero calo dello 0,17%.

Questo scenario riflette un clima di cautela e ottimismo misto nei mercati europei, con gli investitori che valutano attentamente i dati economici e le notizie aziendali. Mentre i mercati continuano a oscillare, le prossime settimane potrebbero rivelarsi cruciali per determinare la direzione futura delle borse europee e dei mercati globali.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.