A partire dal 18 ottobre 2023, il futuro degli autovelox installati lungo le strade italiane è a rischio. Se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) non emetterà un decreto attuativo entro il 19 agosto, i comuni, le province e le regioni potrebbero trovarsi nell’impossibilità di utilizzare questi dispositivi. Il Codacons, l’associazione di difesa dei consumatori, ha sollevato preoccupazioni riguardo a questa situazione, sottolineando le potenziali conseguenze negative sulla sicurezza stradale in Italia.
Obbligo di censimento degli autovelox
Il Decreto Infrastrutture ha l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza nell’uso degli autovelox. Gli enti locali sono obbligati a censire e comunicare al ministero tutte le informazioni relative ai dispositivi di controllo della velocità presenti nel loro territorio. Questo censimento deve includere:
- La posizione di ciascun autovelox.
- Le specifiche tecniche degli apparecchi.
- Dettagli sulla conformità e sull’omologazione.
Questa normativa è stata introdotta per combattere il fenomeno degli autovelox abusivi e per garantire che tutti i dispositivi siano utilizzati in modo legittimo e conforme alle leggi vigenti.
Rischi di un caos generale
Il Codacons ha denunciato che ritardi e complicazioni burocratiche potrebbero portare a un “caos” generale dal 18 ottobre. Se i comuni non forniranno i dati richiesti, non potranno più utilizzare gli autovelox, con gravi conseguenze per la sicurezza stradale. Questo scenario potrebbe tradursi in:
- Aumento della velocità.
- Incremento degli incidenti stradali.
- Maggiore rischio per la vita degli utenti delle strade.
La legge, pur mirando a una gestione più trasparente e responsabile, si scontra con la realtà di una burocrazia spesso lenta e macchinosa. Molti comuni, specialmente i più piccoli, potrebbero avere difficoltà a rispettare le scadenze imposte, sia per mancanza di risorse umane che per carenza di competenze tecniche.
L’importanza degli autovelox nella sicurezza stradale
Gli autovelox non sono solo strumenti di controllo della velocità, ma anche mezzi fondamentali per la prevenzione degli incidenti stradali. Secondo i dati della Polizia Stradale, l’uso di questi dispositivi ha contribuito a:
- Riduzione della velocità media sulle strade italiane.
- Diminuzione degli incidenti mortali.
La loro potenziale disattivazione potrebbe avere ripercussioni drammatiche sulla sicurezza stradale, suscitando preoccupazioni tra i cittadini e le associazioni che si occupano di questo tema.
In conclusione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbe intervenire prontamente per garantire la tempestiva attuazione del decreto e fornire assistenza ai comuni nell’adempimento degli obblighi di censimento. La scadenza del 18 ottobre si avvicina rapidamente e, se non si agirà con tempestività, il rischio di un blackout degli autovelox potrebbe diventare realtà. La responsabilità di garantire la sicurezza stradale è un compito condiviso che richiede un impegno collettivo da parte di tutti gli attori coinvolti.