Le indagini sul duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, uno dei parchi più grandi e belli di Roma, hanno preso una piega inquietante. La tragica morte di Anastasia Trofimova, 28 anni, ha subito un ulteriore aggravamento con i risultati dell’autopsia, che hanno confermato che la giovane madre è stata strangolata. Secondo le autorità, l’autore di questo crimine sarebbe il suo compagno, Francis Kaufmann, 46 anni, originario della California e noto anche con il nome di Rexal Ford. Kaufmann è già accusato di aver ucciso la loro figlia di soli 11 mesi, Andromeda.
i risultati dell’autopsia
L’autopsia, condotta dal professor Vincenzo Arena, anatomopatologo dell’Università Cattolica, ha rivelato stravasi ematici nei tessuti molli del collo di Anastasia, in particolare nelle aree peri-ioidea e tiroidea. Queste lesioni sono compatibili con la pressione esercitata sul collo, confermando così l’ipotesi di strangolamento. Non sono stati trovati segni di morte naturale, il che rende ancora più inquietante la dinamica degli eventi che hanno portato alla morte della giovane madre.
la sequenza degli eventi
La sequenza degli eventi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è agghiacciante. Anastasia sarebbe stata uccisa il 3 giugno, mentre la piccola Andromeda sarebbe stata eliminata due giorni dopo. I loro corpi sono stati rinvenuti il 7 giugno, nascosti sotto un telo in un cespuglio di Villa Pamphili, un luogo noto per la sua bellezza e tranquillità. La giovane madre e la figlia vivevano in una tenda da settimane, isolate dal resto del mondo, dopo essere state sfrattate da un appartamento nei pressi del Vaticano.
- Francis Kaufmann ha incontrato Anastasia a Malta nel 2022.
- La coppia ha vissuto insieme per quasi un anno sull’isola prima di trasferirsi a Roma.
- La loro situazione economica era precaria, portandoli a rifugiarsi in un contesto di estrema vulnerabilità.
Dopo aver commesso il duplice omicidio, Kaufmann ha cercato di allontanarsi dalla scena del crimine, fuggendo in Grecia, a Skiathos, dove è stato arrestato l’11 giugno. La cattura è avvenuta grazie a una cooperazione internazionale tra le forze di polizia italiane e greche, che hanno agito rapidamente per evitare che il sospetto potesse sottrarsi alla giustizia.
l’indagine e il contesto sociale
Attualmente, Kaufmann si trova nel carcere di Rebibbia a Roma, dove ha adottato un comportamento ostile nei confronti del sistema legale: ha rifiutato di nominare avvocati e ha manifestato la volontà di gestire il proprio processo, mantenendo un silenzio ostinato davanti ai giudici. L’inchiesta è coordinata dall’aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Antonio Verdi, che stanno lavorando per raccogliere tutte le prove necessarie a costruire un caso solido contro Kaufmann.
La comunità, sconvolta dall’accaduto, si interroga su come sia possibile che una situazione così drammatica si sia potuta verificare in un contesto apparentemente tranquillo come quello di Villa Pamphili. La storia di Anastasia e Andromeda è diventata un simbolo di una tragedia ben più ampia, che riguarda la violenza domestica e la vulnerabilità delle donne, spesso invisibili e isolate in situazioni di abuso.
Le istituzioni sono chiamate a riflettere sulla necessità di politiche più efficaci per la protezione delle donne e dei bambini in situazioni di rischio. La mancanza di supporto adeguato per le famiglie in difficoltà economica e sociale è una questione urgente che necessita di un’attenzione immediata e concreta. La speranza è che questa tragica vicenda possa fungere da monito per una maggiore sensibilizzazione e prevenzione riguardo ai crimini domestici, affinché simili tragedie non si ripetano in futuro.