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Milena Canonero: la sorprendente verità dietro la sua carriera da costumista

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Milena Canonero: la sorprendente verità dietro la sua carriera da costumista
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Milena Canonero è una celebrità nel mondo del cinema e una delle costumiste più rinomate, avendo vinto il premio Oscar per i migliori costumi ben quattro volte. La sua carriera, però, non è stata una semplice scalata al successo. Durante il Festival di Locarno, dove ha ricevuto il Vision Award di Ticinomoda, ha rivelato che “non ho sempre voluto fare la costumista”. Con umiltà, ha sottolineato come il suo percorso non sia molto diverso da quello di altri bravi costumisti, evidenziando l’importanza della collaborazione e dell’ispirazione reciproca nel settore cinematografico.

Un inizio inaspettato

Il viaggio di Canonero nel mondo della moda cinematografica è iniziato in modo sorprendente: la sua prima esperienza nel settore è stata quella di prestare un paio di jeans a un’attrice. Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo, portandola a collaborare con registi leggendari come Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola e Wes Anderson. “Ci ispiriamo al lavoro degli altri”, ha affermato, evidenziando come i costumi possano essere influenzati non solo dalla storia e dalla personalità dei personaggi, ma anche dall’arte visiva.

  1. Arancia Meccanica: Il primo grande film a cui ha lavorato, sotto la direzione di Kubrick.
  2. Barry Lyndon: La sua prima esperienza come costumista principale, che le è valsa il primo Oscar.
  3. Marie Antoinette: Un altro film ambientato nel Settecento, in cui ha dimostrato la sua versatilità.

La collaborazione con grandi maestri

Canonero ha ricordato il suo incontro con Kubrick, avvenuto grazie alla moglie del regista, che la incoraggiò a partecipare al progetto. “È stata l’esperienza più bella della mia vita nel mondo del cinema”, ha dichiarato, nonostante le sue incertezze iniziali sul futuro. La sua ambizione di diventare regista si è trasformata in un’opportunità inaspettata quando Kubrick le propose di lavorare a Barry Lyndon, dove ha dovuto affrontare diverse sfide, come lavorare in un aeroporto privato e collaborare con una fabbrica di camicie per realizzare i costumi.

L’arte di reinventarsi

La carriera di Canonero è caratterizzata dalla sua capacità di adattarsi e reinterpretare epoche diverse. Ha lavorato a tre film ambientati nel Settecento e ha espresso la sua disponibilità a esplorarne ancora di più. “Ogni volta è la visione del regista che ti porta a rivisitare quell’epoca”, ha affermato.

La sua collaborazione con Wes Anderson ha portato a risultati sorprendenti, come nel caso di Grand Budapest Hotel, dove ha trovato un colore unico per i costumi che ha colpito il regista. “Quando lo ha visto, è saltato sulla sedia e ha esclamato ‘This is it!’”, ha raccontato, dimostrando come la sua intuizione riesca a cogliere l’essenza dei personaggi.

Attualmente, Canonero è impegnata nella produzione di Megalopolis, un progetto su cui Coppola ha lavorato per decenni. Ha invitato il pubblico a guardare il film con una nuova prospettiva, suggerendo che la narrativa tradizionale non è l’unica strada nel cinema.

La storia di Milena Canonero è un esempio di come la creatività, la dedizione e la passione possano portare a risultati straordinari. La sua carriera dimostra che, anche se non si parte con un sogno ben definito, il talento e la passione possono creare opere indimenticabili, invitando tutti a esplorare la bellezza del lavoro di squadra nel cinema.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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