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Cinisello Balsamo in allerta: l’agenzia viaggi che ha rovinato le vacanze di molte famiglie

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Cinisello Balsamo in allerta: l'agenzia viaggi che ha rovinato le vacanze di molte famiglie
Cinisello Balsamo in allerta: l'agenzia viaggi che ha rovinato le vacanze di molte famiglie
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Per molti cittadini di Cinisello Balsamo, l’arrivo di agosto rappresentava un momento di grande attesa e gioia, un periodo dedicato alla preparazione per le vacanze. Tuttavia, quest’anno, la realtà ha riservato una brutta sorpresa a decine di famiglie. A pochi giorni dalla partenza, si sono trovati ad affrontare un incubo: viaggi già pagati, prenotazioni mai confermate e un’agenzia viaggi di fiducia con le serrande abbassate. Secondo quanto riportato da Fanpage, molti cittadini, in buona fede, si erano rivolti a un’agenzia con cui avevano instaurato rapporti di fiducia per anni, solo per scoprire che i loro sogni di vacanza si erano trasformati in un incubo.

Le indagini delle forze dell’ordine sono già in corso per rintracciare i titolari dell’agenzia, attualmente irreperibili. Non è chiaro se si tratti di una truffa premeditata o di un improvviso dissesto finanziario, ma la situazione ha già portato a un numero significativo di denunce da parte degli utenti truffati.

Viaggi prenotati ma mai confermati

Il primo campanello d’allarme è suonato per Giacomo Tidu, un cliente che aveva programmato una vacanza a Sharm el-Sheikh. «Avevo versato un acconto di 1.500 euro – racconta – e sarei dovuto tornare per saldare la quota rimanente. Ma ho ricevuto un messaggio sospetto, ho provato a chiamare e non ho avuto risposta. Così sono andato di persona, ma l’agenzia era chiusa».

Un’esperienza simile l’ha vissuta Marco (nome di fantasia), che aveva prenotato un soggiorno in Calabria per la sua famiglia. «Ho pagato 3.300 euro in due tranche. Una settimana dopo, il villaggio mi ha contattato dicendo che non avevano ricevuto alcun pagamento dall’agenzia. È stato devastante».

Monica (nome di fantasia) ha vissuto un’altra disavventura. Aveva prenotato un viaggio in nave con il marito e i figli per un totale di 3.000 euro. «Non ci hanno mai inviato i biglietti, solo un foglio generico. Quando ho chiesto informazioni, mi hanno rassicurato, ma i giorni passavano e nulla arrivava. La sensazione di impotenza era insopportabile».

L’agenzia chiusa e il cartello sulla serranda

A fine giugno, i clienti hanno trovato la serranda dell’agenzia abbassata, con un cartello che annunciava: «Chiuso per motivi di famiglia, riapertura il 10 luglio». Marco, preoccupato per la situazione, pensava che potesse esserci un problema di salute per il padre del titolare, un uomo anziano. Ha persino inviato un messaggio di solidarietà, ma non ha mai ricevuto risposta. E il 10 luglio, giorno della presunta riapertura, non è mai arrivato.

La speranza di partire si è così dissolta. Alcuni, come Giacomo, hanno scoperto dai tour operator che le loro prenotazioni esistevano, ma non erano mai state pagate.

Valanga di denunce

Quando i primi truffati si sono recati dai carabinieri e in questura, hanno scoperto di non essere soli. Già una ventina di esposti erano stati presentati per lo stesso motivo. Monica ha raccontato: «Ho fatto denuncia e ho cercato un’alternativa per i bambini. Abbiamo dovuto ridurre la vacanza da un mese a due settimane in una località vicina, senza auto. È stata una delusione enorme».

Marco, invece, non ha potuto organizzare nulla. «A quest’ora dovevamo essere in spiaggia. Le mie figlie hanno pianto per giorni. Da loro avrei accettato qualsiasi spiegazione, ma non è mai arrivata».

Oltre alla perdita economica, molti clienti hanno espresso un profondo senso di tradimento. La maggior parte di loro conosceva l’agenzia da anni e avevano già viaggiato con essa, creando un legame di fiducia che ora si è rivelato fragile e illusorio. La situazione ha creato un clima di grande sfiducia nella comunità locale, con molti che si chiedono come sia possibile che un’agenzia con una reputazione consolidata possa scomparire nel nulla.

Giacomo ha concluso il suo racconto con un’altra nota amara: «Per salvare il viaggio, ho dovuto pagare di nuovo il tour operator l’intera cifra, spendendo 6.000 euro invece dei 4.500 previsti. È una situazione insostenibile e frustrante».

La vicenda ha sollevato interrogativi su come le autorità competenti possano garantire la protezione dei consumatori e prevenire simili truffe in futuro. I clienti truffati attendono risposte, ma nel frattempo, il sogno di una vacanza estiva si è trasformato in un vero e proprio incubo.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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