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Lee Hong-chi torna a Venezia: il suo viaggio dopo il Leone del Futuro

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Lee Hong-chi torna a Venezia: il suo viaggio dopo il Leone del Futuro
Lee Hong-chi torna a Venezia: il suo viaggio dopo il Leone del Futuro
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In un anno ricco di traguardi e riconoscimenti, il regista taiwanese Lee Hong-chi torna a far parlare di sé alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo aver conquistato il Leone del Futuro – Premio Opera Prima “Luigi De Laurentiis” nel 2023 con il suo film d’esordio, Love Is a Gun, Lee presenta ora il suo atteso secondo lungometraggio, A Dance in Vain. Il film sarà proiettato il 6 settembre nella Sala Corinto, un’importante occasione per il giovane cineasta di mostrare la sua evoluzione artistica e il suo impegno nel raccontare storie profonde e toccanti.

La Settimana Internazionale della Critica

La Settimana Internazionale della Critica, giunta alla sua 40a edizione, è un palcoscenico ideale per esplorare le nuove voci del cinema mondiale. Come sottolinea Beatrice Fiorentino, direttrice artistica della Settimana della Critica, la presenza di Lee è un onore e un segnale della vitalità del cinema emergente, capace di affrontare tematiche universali attraverso sguardi personali. “Siamo felici e onorati di accogliere nuovamente a Venezia l’ultimo regista che ha portato alla Sic il Leone del Futuro“, afferma Fiorentino, evidenziando l’importanza di questa ricorrenza per il festival.

La trama di A Dance in Vain

A Dance in Vain si presenta come un’opera che continua a esplorare il tema dello spaesamento delle giovani generazioni, un argomento già centrale in Love Is a Gun. In questo nuovo film, Lee Hong-chi racconta la storia di Monkey, una giovane donna che lavora dietro le quinte di una compagnia teatrale. La sua vita a Taipei, una metropoli pulsante di vita e opportunità, appare però bloccata in un circolo vizioso di routine e assenze.

Nel 2020, Monkey ha subito un trauma incommensurabile: la morte del suo compagno Leo, tornato nella sua città natale e tragicamente scomparso. La sua presenza, ora assente, continua a gravare come un’ombra sulla vita di Monkey, influenzando ogni suo passo e ogni suo respiro.

L’approccio visivo e il messaggio del film

Il regista ha dichiarato che la genesi di A Dance in Vain è stata fortemente influenzata dalle sue esperienze personali e da una sensazione di estraneità che ha avvertito nella sua città. Lee racconta: “C’è stato un momento in cui la città in cui vivevo mi è sembrata improvvisamente estranea.” Questo approccio documentaristico, che cattura momenti di vita reale, è una delle caratteristiche distintive del suo stile, permettendo agli spettatori di entrare in contatto con l’intimità e la vulnerabilità dei personaggi.

La risposta che Monkey riceve quando cerca aiuto riflette una realtà spesso vissuta da molti: “Dovresti mostrare più gratitudine. Sei già fortunata.” Questa frase, ripetuta nel film, rappresenta un tema cruciale: la pressione sociale di apparire grati e soddisfatti di fronte a esperienze che possono essere devastanti. Lee Hong-chi ci invita a riflettere su quanto sia difficile per le persone esprimere il proprio dolore e la propria fragilità.

L’approccio visivo di Lee è un altro elemento chiave del suo storytelling. Con movimenti di macchina eleganti e sinuosi, il regista cerca di esprimere emozioni e stati d’animo attraverso le immagini. La sua capacità di intrecciare narrazione e forma visiva è stata già apprezzata nella sua opera precedente e continua a sorprendere nel suo nuovo lavoro. A Dance in Vain non è solo un film, ma un’esperienza sensoriale che invita gli spettatori a immergersi nel mondo interiore dei suoi personaggi.

La Mostra del Cinema di Venezia rappresenta per Lee non solo un palcoscenico internazionale, ma anche un’opportunità per connettersi con altri cineasti e appassionati di cinema. La città lagunare, con la sua storia e il suo fascino unico, ha sempre attirato artisti da tutto il mondo, diventando un punto di riferimento per la scoperta di nuove storie e talenti. La presenza di Lee alla Mostra evidenzia l’importanza di dare spazio a voci fresche e originali, capaci di affrontare tematiche contemporanee con sensibilità e creatività.

In conclusione, la 40a edizione della Settimana Internazionale della Critica si preannuncia come un momento cruciale per il cinema emergente. Con A Dance in Vain, Lee Hong-chi si conferma come una delle nuove promesse del panorama cinematografico globale, pronto a incantare il pubblico di Venezia con la sua visione unica e il suo talento narrativo. La Mostra del Cinema diventa così non solo una celebrazione del passato, ma anche una piattaforma per il futuro del cinema.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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