La tragica vicenda di Giulia Santoni, una giovane di 22 anni, ha colpito profondamente la comunità di Terranuova Bracciolini e il mondo del volontariato. Il 4 agosto, mentre prestava servizio sull’ambulanza della Misericordia, è stata travolta da un tir sull’autostrada A1. In questo drammatico incidente, hanno perso la vita anche il suo confratello Gianni Trappolini e il paziente Franco Lovari, aumentando il dolore e la difficoltà di accettare quanto accaduto. Daniele Santoni, il padre di Giulia, ha condiviso la sua immensa sofferenza in un’intervista al Corriere Fiorentino, rivelando un presagio inquietante che lo ha accompagnato fino alla tragica notizia.
il presagio di una tragedia
Daniele ha raccontato di aver avvertito che qualcosa non andava, esprimendo il suo dolore e la sua angoscia: «Sentivo che qualcosa non andava, dentro di me ho subito sentito il peggio». La sua mente era occupata da pensieri preoccupanti, e nonostante il desiderio di contattare Giulia, ha continuato a lavorare. Durante la pausa pranzo, una collega ha annunciato la notizia dell’incidente in A1, e la visione di un’ambulanza coinvolta ha gelato il suo sangue.
- Ha tentato di contattare Giulia, senza successo.
- La conferma della tragedia è arrivata da una telefonata all’ex moglie.
Quando ha ricevuto la chiamata, ha capito immediatamente la gravità della situazione, e il dolore per la perdita di Giulia ha travolto non solo la sua famiglia, ma anche l’intera comunità che l’amava.
la passione per il servizio
Giulia Santoni era una ragazza straordinaria, dedicata al servizio degli altri sin dall’età di 16 anni, quando ha chiesto ai genitori di entrare nella Misericordia. «Era una ragazza fantastica che amava la vita ed era delicata verso tutti», ha descritto il padre. Dopo aver ottenuto il consenso dei genitori, ha iniziato a seguire i corsi per diventare volontaria, dimostrando un forte desiderio di aiutare il prossimo.
Attualmente, Giulia stava studiando Scienze infermieristiche all’Università Careggi di Firenze e, dopo le lezioni, si dedicava al volontariato. Il suo obiettivo era contribuire all’apertura di un servizio di emergenza attivo 24 ore su 24 presso la Misericordia, un traguardo che considerava fondamentale. Per Giulia, la Misericordia non era solo un lavoro, ma una vera e propria seconda famiglia.
un dolore condiviso
Daniele ha toccato anche il tema dell’incidente, dichiarando di non sentirsi di incolpare l’autista del tir, nonostante il dolore e la perdita: «Non ce l’ho con lui. Vada come vada, io continuo a pensare che questa sia stata una fatalità». Nonostante la tragedia, Daniele si aggrappa alla convinzione che Giulia sia morta mentre faceva ciò che amava di più: aiutare gli altri.
La perdita di Giulia ha scosso profondamente non solo la sua famiglia, ma anche i tanti volontari e operatori che, come lei, dedicano il loro tempo al bene della comunità. La Misericordia di Terranuova Bracciolini ha avviato iniziative per ricordare Giulia e Gianni, onorando il loro impegno. Attività di sensibilizzazione e raccolte fondi sono state attivate per sostenere i progetti di volontariato e mantenere vivo il ricordo di chi ha dedicato la propria vita ad aiutare gli altri.
La comunità si è unita nel dolore, partecipando a cerimonie commemorative e manifestazioni per onorare la memoria di Giulia e degli altri due scomparsi. Questi eventi hanno rappresentato un momento di riflessione e condivisione, permettendo a tutti di esprimere la propria vicinanza ai familiari e di ricordare l’importanza del servizio volontario.
La storia di Giulia Santoni, segnata da un tragico destino, è un richiamo alla solidarietà e alla bellezza del volontariato, valori che continueranno a vivere nel ricordo di chi l’ha amata.