Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha finalmente ricevuto il via libera dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). Questo segna un momento storico dopo decenni di incertezze e polemiche. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato che i cantieri potrebbero aprire già in autunno, con l’obiettivo di inaugurare l’opera tra sette e otto anni. Si prevede che il ponte, una struttura a campata unica, diventerà il più lungo del mondo, suscitando entusiasmo tra i sostenitori del progetto.
Importanza strategica del ponte
La premier Giorgia Meloni ha definito il via libera del Cipess come “una tappa fondamentale dell’azione di questo governo”. Ha sottolineato l’importanza strategica del ponte per lo sviluppo dell’intero Paese, evidenziando che non si tratta di un’opera semplice ma di un investimento cruciale per il futuro dell’Italia. Meloni ha espresso gratitudine verso Salvini per il suo impegno nel portare avanti questo progetto, promettendo un’Italia più connessa e coesa.
Risorse e tempistiche
Salvini ha dichiarato che l’approvazione del progetto definitivo è un’emozione unica, poiché mai prima d’ora si era arrivati a una copertura economica completa e alla condivisione dei territori coinvolti. Le risorse necessarie per il ponte, pari a 13,5 miliardi di euro, sono state garantite dalla manovra economica del 2024. Tuttavia, l’approvazione del Cipess non è l’ultima fase burocratica: è necessario pubblicare la delibera in Gazzetta Ufficiale e ottenere la registrazione della Corte dei Conti prima di avviare i lavori. Salvini si è mostrato ottimista riguardo ai tempi, prevedendo che i lavori e gli espropri potrebbero iniziare tra settembre e ottobre, con l’attraversamento del ponte previsto tra il 2032 e il 2033.
Aspetti ambientali e infrastrutture collegate
Dal punto di vista ambientale, Bruxelles sta esaminando la documentazione relativa al progetto, in conformità con la direttiva Habitat, che tutela la biodiversità nei siti d’interesse dell’Unione Europea. L’infrastruttura, lunga 3,3 chilometri e con piloni alti 400 metri, sosterrà tre corsie stradali e due binari ferroviari. Inoltre, è prevista la creazione della “metropolitana dello Stretto”, un circuito metropolitano per collegare Messina con tre nuove fermate, pensato per studenti, lavoratori e pendolari in un’area di circa 400.000 abitanti.
Per quanto riguarda i costi di attraversamento, si prevede che la tariffa base per le auto sarà inferiore ai 10 euro, con sconti per i viaggiatori abituali. Tuttavia, il Codacons ha avvertito che le tariffe potrebbero risultare molto più elevate rispetto al resto della rete autostradale.
Mentre la maggioranza di governo esprime soddisfazione per il via libera al progetto, le opposizioni e diverse associazioni ambientaliste hanno sollevato preoccupazioni. Le sigle ambientaliste parlano di un “azzardo” e di un “colossale spreco di denaro pubblico”. In questo contesto di tensioni e aspettative, il futuro del Ponte sullo Stretto rimane incerto, ma le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per l’avvio di un’opera che potrebbe cambiare radicalmente il volto delle infrastrutture italiane e il modo in cui Calabria e Sicilia si connettono.