La situazione legata al virus del West Nile in Italia continua a destare preoccupazione, con un aumento significativo dei decessi e dei contagi. Nella giornata di lunedì 4 agosto, sono stati registrati tre nuovi decessi, portando il totale a 13 dall’inizio dell’anno. La provincia di Caserta si conferma come la più colpita da questa malattia virale trasmessa dalle zanzare, con un focus particolare sulle aree costiere.
I decessi recenti
Due dei decessi più recenti riguardano un pensionato di 79 anni di Teverola e un uomo di 71 anni di Casal di Principe. Il primo, dopo un iniziale ricovero all’ospedale di Aversa, è stato trasferito all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove è deceduto dopo due settimane di lotta contro il virus. Nonostante i primi accertamenti avessero portato a dimissioni, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate.
Il secondo decesso, avvenuto in sala rianimazione ad Aversa, riguarda un 71enne di Casal di Principe, di cui non sono stati forniti dettagli specifici sul contagio.
Il terzo decesso della giornata è stato registrato nella provincia di Latina, dove un uomo di 77 anni, ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Goretti, è deceduto a causa di patologie croniche preesistenti. Questo porta il totale dei decessi nella regione a cinque, rendendola la seconda più colpita dal virus dopo la Campania.
Situazione epidemiologica
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, datato 31 luglio, si contano 89 contagi accertati in Italia. Gli esperti avvertono che, nonostante l’aumento dei casi e dei decessi, il virus del West Nile presenta un tasso di mortalità relativamente basso, risultando particolarmente pericoloso per le persone già affette da patologie preesistenti o con un sistema immunitario compromesso.
Il virus si diffonde principalmente attraverso le punture di zanzare infette, in particolare quelle del genere Culex, che si infettano tramite il sangue di uccelli. Sebbene la maggior parte delle persone infettate non presenti sintomi, una piccola percentuale può sviluppare malattie neuroinvasive come meningite o encefalite, potenzialmente fatali.
Misure di prevenzione e controllo
Le autorità sanitarie stanno intensificando gli sforzi per limitare la diffusione del virus. Tra le misure raccomandate, si suggerisce di:
- Utilizzare repellenti per insetti.
- Indossare abiti a maniche lunghe.
- Evitare di stare all’aperto durante le ore di maggiore attività delle zanzare, che generalmente si verificano al tramonto e all’alba.
Inoltre, le autorità locali stanno monitorando attentamente le zone colpite, in particolare il litorale domitio come Mondragone, dove si sono verificati recenti contagi. Sono in corso accertamenti per identificare eventuali focolai e garantire l’adozione di tutte le misure necessarie.
È fondamentale ricordare che il virus del West Nile non è un problema esclusivo dell’Italia. Negli ultimi anni, casi di infezione sono stati segnalati in vari paesi europei, inclusi quelli del Mediterraneo. La sorveglianza epidemiologica è cruciale per monitorare la diffusione del virus e facilitare risposte tempestive in caso di focolai.
La situazione richiede un’attenzione costante e la cooperazione tra le autorità sanitarie, i ricercatori e la popolazione, affinché si possano minimizzare i rischi e proteggere la salute pubblica. Con l’arrivo dell’estate e l’aumento della popolazione di zanzare, è essenziale un impegno collettivo per affrontare questa emergenza sanitaria.