Un caso senza precedenti ha scosso il mondo del bigliettaggio in Italia, rivelando quanto possa essere lucroso e, al contempo, dannoso il fenomeno del bagarinaggio. Un uomo è stato colpito da una multa record di 675.000 euro, la più alta mai inflitta a una persona fisica in questo contesto. Questa decisione del Garante per le Comunicazioni segna un passo significativo nella lotta contro il secondary ticketing, un’attività illegale che sfrutta il desiderio dei fan di assistere a eventi dal vivo, come concerti e partite sportive.
Il sistema del bagarino
Il soggetto in questione aveva messo in piedi un sistema ben oliato per acquistare biglietti in massa. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, si stima che abbia comprato almeno 15.000 biglietti per circa 90 eventi, che spaziano da concerti di artisti famosi a partite di calcio di grande richiamo. Una volta acquisiti, questi biglietti venivano rivenduti online a prezzi notevolmente superiori a quelli originali, consentendo all’uomo di incassare profitti considerevoli.
Le modalità operative di questo bagarino sono state caratterizzate da un’attività:
- Costante e frazionata
- Adattabile per aggirare i controlli automatizzati
- Gestita in autonomia, senza affidamento su piattaforme digitali
Le sanzioni e la lotta contro il bagarinaggio
Il bagarinaggio digitale è diventato un fenomeno sempre più diffuso in Italia, soprattutto dopo l’introduzione della legge che, dal 2016, vieta esplicitamente questa pratica. Le sanzioni previste per chi viola questa normativa variano tra i 5.000 e i 180.000 euro, ma in questo caso specifico, il Garante ha applicato una multa quattro volte superiore, facendo riferimento a più violazioni distinte, ciascuna punibile separatamente. Questa decisione rappresenta un chiaro segno della crescente determinazione delle autorità a combattere il bagarinaggio, non solo a livello di piattaforme online, ma anche contro singoli individui.
Negli ultimi anni, il Garante ha già inflitto multe a diversi siti web stranieri che facilitavano la rivendita di biglietti a prezzi gonfiati, ma mai prima d’ora era stata colpita una persona fisica in modo così significativo. Questo nuovo approccio potrebbe segnare un cambiamento nel modo in cui vengono affrontate le violazioni nel settore del bigliettaggio.
Impatti negativi del bagarinaggio
Il danno causato da tali pratiche è triplice:
- I fan sono costretti a pagare prezzi esorbitanti per assistere ai propri eventi preferiti, spesso a scapito della loro esperienza e della loro soddisfazione.
- Lo Stato perde entrate fiscali significative, poiché le vendite di biglietti avvengono al di fuori dei canali ufficiali, eludendo così il pagamento delle tasse.
- Gli artisti e i club sportivi vedono la loro credibilità danneggiata, poiché il bagarinaggio mina la fiducia del pubblico nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni che gestiscono questi eventi.
Il Garante ha quindi ribadito che la lotta contro il bagarinaggio è una priorità, e che anche i singoli individui, non solo le grandi piattaforme di rivendita, possono essere soggetti a sanzioni severe se tentano di speculare sull’entusiasmo del pubblico. Questo caso rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei consumatori e nella salvaguardia dell’integrità del mercato degli eventi dal vivo, un settore che, dopo le difficoltà causate dalla pandemia, sta cercando di riprendersi e di tornare a brillare.