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Simona Cinà e il mistero della festa: video rimossi e piscina ripulita

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Simona Cinà e il mistero della festa: video rimossi e piscina ripulita
Simona Cinà e il mistero della festa: video rimossi e piscina ripulita
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La tragica morte di Simona Cinà, una giovane pallavolista di 20 anni, ha scosso profondamente la comunità di Capaci e sollevato un ampio dibattito sulla sicurezza e le responsabilità durante eventi pubblici come le feste di laurea. La vicenda si è svolta a Bagheria, in provincia di Palermo, dove Simona è stata trovata priva di vita in una piscina. La procura di Termini Imerese ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti, mentre emergono dettagli inquietanti che sollevano interrogativi sulla dinamica degli eventi.

Circostanze della morte di Simona

Simona si trovava a una festa di laurea per celebrare il traguardo di due amici. Era una giovane sportiva, appassionata di surf e nuoto, e la sua abilità in acqua era ben nota a chi la conosceva. Tuttavia, il dramma si è consumato in un contesto che, a detta dei familiari, presenta molte ombre. La giovane è stata trovata nella piscina in posizione supina, priva di vita, e il suo corpo è stato recuperato dai soccorritori intorno alle 4:23 del mattino. I genitori, Luciano Cinà e Francesca Corleone, esprimono incredulità riguardo alla possibilità che la figlia possa essersi annegata, considerando le sue competenze natatorie.

Le circostanze attorno alla morte di Simona sono avvolte nel mistero. Tra gli aspetti più inquietanti c’è il fatto che la piscina e l’intera villa siano state ripulite prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. I soccorritori hanno trovato solo bottigliette d’acqua e bicchieri, ma non ci sono tracce di quanto sia realmente accaduto. I legali della famiglia hanno chiesto l’autopsia per fare chiarezza sulla causa del decesso, ma si pongono anche domande sul perché di questa pulizia repentina.

Elementi di indagine

Un altro elemento che ha colpito i familiari è la rimozione dei video della festa, che avrebbero potuto fornire informazioni preziose su quanto accaduto. Testimoni oculari riferiscono che Simona era visibilmente felice e che stava ballando prima di essere ritrovata. Tuttavia, il silenzio degli amici presenti alla festa e la loro apparente indifferenza nei confronti della tragedia hanno suscitato ulteriori sospetti. La sorella di Simona, Roberta, ha raccontato che, al loro arrivo, i ragazzi presenti erano “tutti zitti in un angolo” e non hanno risposto alle domande, creando un’atmosfera di omertà che ha alimentato i dubbi della famiglia.

Le indagini si concentrano ora su diversi elementi, tra cui:

  1. I vestiti indossati da Simona (una canotta verde e una minigonna) sono stati sequestrati.
  2. Un bicchiere trovato accanto al suo corpo non è stato sottoposto a test per la ricerca del DNA.
  3. La console del DJ utilizzata durante la festa è stata portata via dagli inquirenti.

La famiglia Cinà ha espresso preoccupazione per la possibilità che Simona possa essere stata drogata a sua insaputa. “Non avrebbe mai assunto sostanze stupefacenti volontariamente”, affermano i familiari, sottolineando il suo stile di vita salutista e il fatto che fosse solita sottoporsi a controlli medici richiesti dalle società sportive in cui giocava. È emerso che, durante la festa, circolava la voce che potesse esserci della droga, alimentando ulteriormente i dubbi sulla dinamica degli eventi.

La ricerca di giustizia

Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire gli ultimi minuti di vita di Simona. I familiari vogliono sapere cosa sia successo nei 50 minuti che hanno preceduto la chiamata al 112 effettuata alle 4:10. La giovane era in ottima forma fisica e, secondo i suoi familiari, non c’erano segni di malessere prima della festa. “Vogliamo giustizia”, afferma il padre di Simona, mentre la madre aggiunge che non si fermeranno finché non avranno risposte chiare.

La questione del possesso della villa in cui si è svolta la festa solleva ulteriori interrogativi. Le visure catastali si fermano al 1997 e non è chiaro chi sia il proprietario attuale, un elemento che potrebbe complicare ulteriormente le indagini. La famiglia di Simona si è attivata per ottenere giustizia e per avere chiarezza su quanto accaduto quella tragica notte.

La morte di Simona Cinà ha scatenato un acceso dibattito sulla sicurezza in occasioni simili e sulla responsabilità degli organizzatori e dei partecipanti. L’attenzione ora è rivolta alle indagini in corso, che dovranno chiarire le circostanze della morte e verificare se siano state rispettate le norme di sicurezza durante la festa. La comunità attende risposte, mentre il ricordo di Simona rimane vivo nei cuori di chi l’ha conosciuta.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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