Il terribile caso dell’omicidio di Alessandro Venier, un 35enne di Gemona del Friuli, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. La confessione della madre, Lorena Venier, 61 anni, ha rivelato dettagli agghiaccianti che hanno lasciato tutti senza parole. In un’interrogatorio condotto dal sostituto procuratore Giorgio Milillo, Lorena ha ammesso di aver ucciso il proprio figlio, descrivendo il gesto come “mostruoso”. La donna ha dichiarato: “L’ho fatto a pezzi io”, suggerendo che l’omicidio fosse frutto di una pianificazione premeditata piuttosto che di un momento di follia.
Indagini sulla dinamica dell’omicidio
La procura di Udine sta indagando sulla dinamica dell’omicidio. Secondo le informazioni raccolte, sembra che Lorena e la compagna del figlio, Mailyn Castro Monsalvo, 30 anni, avessero già predisposto tutto per nascondere le prove del crimine. Le due donne avevano:
- Acquistato calce viva per smembrare il corpo.
- Pianificato di nascondere l’orribile odore dell’omicidio.
Questi dettagli hanno portato gli inquirenti a considerare la premeditazione come aggravante nel reato. Il procuratore aggiunto Claudia Danelon ha sottolineato che l’indagine è ancora in corso e che stanno cercando di chiarire se una delle due donne avesse un ruolo predominante nell’omicidio.
Le condizioni di Mailyn e il mistero del movente
Il 2 agosto, giorno dell’udienza di convalida degli arresti, le condizioni di salute di Mailyn hanno complicato ulteriormente la situazione. La donna ha accusato un malore durante l’interrogatorio ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale. Secondo il suo legale, Federica Tosel, Mailyn si era presentata in uno stato di confusione e spaesamento, rendendo difficile il proseguimento delle domande da parte degli inquirenti.
Le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo rimangono avvolte nel mistero. Lorena ha rivelato che il delitto è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio, circa una settimana prima della sua confessione. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere se ci fosse stata una lite o un evento scatenante, ma pare che nulla di tutto ciò sia emerso dalle indagini iniziali. “Non ci sono stati segnali precisi che possano spiegare la violenza”, ha spiegato Danelon.
La relazione tra Lorena e Mailyn
Un altro aspetto inquietante della vicenda è la relazione che Lorena ha descritto con Mailyn. “Era la figlia che non ho mai avuto”, ha affermato la madre durante l’interrogatorio, suggerendo un legame profondo tra le due donne. Questo potrebbe offrire una chiave di lettura sul movente dell’omicidio, che rimane però ancora sconosciuto. Il legale di Lorena ha confermato che non ci sono state altre persone coinvolte nel delitto e che la donna ha fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi accaduti.
Dopo aver compiuto l’omicidio, Lorena ha continuato a condurre una vita apparentemente normale, lavorando come infermiera presso il Distretto sanitario di Gemona, dove aveva responsabilità di coordinamento. Questo ha lasciato molti a chiedersi come sia stato possibile per una madre – una professionista della salute – compiere un atto così orribile e poi tornare alla vita di tutti i giorni.
Il caso ha suscitato grande interesse e indignazione nell’opinione pubblica, non solo per la brutalità dell’omicidio ma anche per la complessità delle relazioni familiari coinvolte. Le dinamiche familiari, le pressioni psicologiche e le relazioni interpersonali sono spesso complicate, e questo caso ne è un tragico esempio.
In un clima di crescente ansia e shock, gli investigatori stanno continuando a lavorare per ricostruire i dettagli di questo omicidio che ha scosso profondamente la comunità locale. Le autorità hanno dichiarato che continueranno a indagare per garantire che la verità emerga e che giustizia venga fatta per Alessandro.
Il giallo sul movente rimane, e ogni nuovo dettaglio che emerge da questa indagine sembra aggiungere un ulteriore strato di complessità al già inquietante scenario. Con l’udienza di convalida degli arresti che si avvicina, tutti gli occhi sono puntati su come si svilupperanno gli eventi e quali ulteriori rivelazioni potrebbero venire alla luce. La ricerca della verità, per quanto dolorosa, è fondamentale per comprendere come sia stato possibile un crimine di tale portata all’interno di una famiglia.