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Open Fiber svela la storia di Asti attraverso i suoi cabinet

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Open Fiber svela la storia di Asti attraverso i suoi cabinet
Open Fiber svela la storia di Asti attraverso i suoi cabinet
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Open Fiber ha scelto Asti come palcoscenico per un progetto innovativo che unisce tecnologia e cultura locale. Nel capoluogo piemontese è stata realizzata una rete ultraveloce in fibra ottica che non solo connette le abitazioni, ma si trasforma in un vero e proprio strumento di promozione turistica e culturale. Con oltre 120 cabinet stradali, questi armadietti diventano info point dedicati alla città, decorati con un’estetica ispirata alle tradizioni astigiane.

Attraverso la scansione di un QR Code presente su ciascun cabinet, i cittadini e i visitatori possono accedere al sito Visitasti, dove scoprono una panoramica completa delle attrazioni, degli eventi e delle eccellenze enogastronomiche di Asti. Questo approccio permette non solo di informare, ma anche di coinvolgere attivamente i passanti, rendendo ogni cabinet un punto di partenza per un’esperienza turistica immersiva.

La rete ultraveloce di Open Fiber

La rete di Open Fiber ad Asti è già operativa per oltre 27.680 unità immobiliari, grazie a un’infrastruttura di tipo FTTH (Fiber To The Home) che si estende per circa 132 chilometri. Questo progetto ha visto un investimento privato di oltre 9,5 milioni di euro, sottolineando l’impegno dell’azienda nel garantire un accesso alla connettività di ultima generazione in un’area che ha molto da offrire. Con velocità di connessione che possono raggiungere i 10 Gigabit per secondo, la nuova rete si propone di abilitare tutti i servizi digitali moderni, dalla telemedicina allo smart working, fino alla realtà aumentata.

Un progetto per il futuro della città

Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefania Morra, evidenziano l’importanza di questo progetto per il futuro della città. “Il nostro mandato politico ci impone di favorire lo sviluppo economico e sociale del nostro bacino territoriale”, dichiarano. “Preparare le condizioni per il progresso, migliorando l’accesso alla connettività, è fondamentale per il benessere della comunità”. La scelta di impreziosire i cabinet stradali con elementi che richiamano la cultura locale, come il Palio di Asti, rappresenta una sinergia perfetta tra il settore pubblico e quello privato, unendo le necessità di comunicazione aziendale con la valorizzazione delle tradizioni locali.

Una finestra sulla cultura astigiana

Mauro Accroglianò, responsabile Vendite mercato residenziale, Customer Experience e comunicazione commerciale di Open Fiber, sottolinea che l’infrastruttura non è solo un mezzo per garantire una connessione ultraveloce per cittadini e imprese, ma diventa anche un canale attraverso il quale si può scoprire la storia e le tradizioni di Asti. “Ogni cabinet racconta una parte di questa città”, afferma Accroglianò, “e contribuisce a creare un legame più forte tra i residenti e il loro territorio”.

In un’epoca in cui la connettività è diventata essenziale per la vita quotidiana, Asti si presenta come un esempio virtuoso di come la tecnologia possa essere integrata nel tessuto sociale e culturale di una città. La decisione di rendere i cabinet stradali punti di informazione turistica è un’iniziativa che potrebbe essere replicata anche in altre città italiane. Non solo si migliora l’accesso alla rete, ma si incoraggia anche un turismo più consapevole, che mira a scoprire e apprezzare le peculiarità locali.

Il Palio di Asti, una delle manifestazioni più celebri della città, è solo uno degli eventi che i visitatori possono scoprire grazie a questo progetto. La corsa dei cavalli, che si tiene ogni anno il primo fine settimana di settembre, affonda le sue radici in una tradizione secolare e richiama migliaia di turisti. Attraverso i cabinet Open Fiber, gli utenti possono apprendere di più sulla storia di questa manifestazione, sui suoi protagonisti e sulla sua importanza per la comunità astigiana.

Inoltre, Asti è rinomata per le sue eccellenze enogastronomiche, come il vino Moscato d’Asti e il Barbera. Questi prodotti, simbolo della tradizione vitivinicola piemontese, possono essere facilmente scoperti grazie alle informazioni disponibili tramite i QR Code. La rete Open Fiber non solo facilita la connessione, ma diventa un punto di partenza per un viaggio del gusto, incoraggiando i visitatori a esplorare le cantine locali e a partecipare a eventi enogastronomici.

L’iniziativa di Open Fiber rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione delle infrastrutture urbane, con un occhio attento alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. La sinergia tra innovazione tecnologica e promozione turistica pone Asti in una posizione privilegiata, pronta a sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione per crescere e svilupparsi, senza dimenticare le proprie radici.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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