Un episodio recente ha scatenato una vivace polemica online riguardo a un sovrapprezzo applicato da una pasticceria in provincia di Treviso. Presso la Audrey Patisserie di Oderzo, una cliente ha scoperto di dover pagare 10 centesimi in più per la richiesta di tagliare un cornetto artigianale vuoto in due. La donna, che si trovava al bar con sua madre, ha notato l’addebito solo una volta tornata a casa e ha deciso di condividere la sua esperienza sui social media, allegando una foto dello scontrino. Ha commentato: «Non è tanto il costo, ma il concetto. È la prima volta che mi capita».
La notizia ha rapidamente fatto il giro del web, suscitando reazioni contrastanti. Infatti, il titolare del locale, Massimiliano Viotto, è stato sorpreso dall’ampiezza della polemica, che ha portato a una vera e propria campagna mediatica contro la pasticceria. Diverse recensioni negative sono state lasciate sul profilo Google del bar, causando un abbassamento della valutazione da 4,5 a 3,5 stelle in breve tempo. Commenti come «Verme» e «dovrebbero fallire all’istante» hanno inondato le pagine social dell’attività.
La difesa del locale
Nonostante il clamore, alcuni clienti abituali della Audrey Patisserie hanno difeso il locale. Un cliente ha affermato: «Una polemica che fa sorridere. Conosco la qualità del posto e continuerò a venire», sottolineando come la questione del sovrapprezzo sia stata amplificata oltre misura e non corrisponda alla realtà del servizio offerto.
Massimiliano Viotto ha fornito chiarimenti riguardo al sovrapprezzo. Ha specificato che il costo aggiuntivo non è un addebito nascosto, ma è chiaramente indicato alla cassa, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre, ha spiegato che l’introduzione di questo sovrapprezzo risale a metà luglio ed è parte di una strategia per mantenere un elevato standard di qualità. Ha affermato: «Non è una truffa, ma una scelta consapevole che difendiamo con orgoglio».
Le motivazioni dietro il sovrapprezzo
Il titolare ha ulteriormente chiarito che la richiesta di tagliare il cornetto in due implica:
- L’uso di piattini e tovaglioli in più.
- La necessità di farcire entrambi i lati.
Questa prassi, secondo Viotto, è fondamentale per garantire che il cliente riceva un prodotto all’altezza delle aspettative. Ha inoltre assicurato che il sovrapprezzo sarà segnalato nel nuovo menù, attualmente in fase di stampa, per evitare futuri malintesi.
Riflessioni sul comportamento dei consumatori
La questione ha sollevato interrogativi più ampi sul comportamento dei consumatori e sull’influenza dei social media. In un’epoca in cui una semplice esperienza negativa può trasformarsi in un fenomeno virale, è importante riflettere sull’equilibrio tra diritto di critica e responsabilità. Il caso della Audrey Patisserie non è isolato; molti bar e ristoranti in Italia affrontano situazioni simili, dove una piccola disavventura può compromettere la reputazione di un’attività.
In conclusione, questo episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza della trasparenza nel settore della ristorazione. La chiarezza riguardo ai costi addizionali diventa cruciale per mantenere la fiducia dei consumatori. La Audrey Patisserie, come molte altre realtà artigianali, deve navigare tra la necessità di mantenere alta la qualità del prodotto e il rischio di incomprensioni da parte della clientela. Comunicare in modo chiaro le proprie politiche è essenziale per evitare che episodi isolati possano trasformarsi in crisi reputazionali.