Il nucleo Cites dei carabinieri di Bari ha portato a termine un intervento in un circo della provincia di Brindisi, dove sono stati sequestrati due leoni e due tigri tutti di giovane età. Nell’operazione è emersa una violazione delle norme che regolano la detenzione di specie animali ritenute pericolose per la salute pubblica, ora vietate all’interno dei circhi italiani. Il gestore del circo è stato denunciato.
La normativa sulla detenzione di animali pericolosi nei circhi
Secondo quanto accertato dai carabinieri, il circo aveva acquisito nuove specie di animali rientranti in quell’elenco definito dal ministero dell’Ambiente come potenzialmente pericoloso per le persone. La legge prevede il divieto assoluto ai circhi di comprare nuove specie di questo tipo e anche di far riprodurre gli animali già presenti nella loro disponibilità. Lo scopo è evitare che si creino ulteriori generazioni di animali costretti a esibirsi per il pubblico. Questa misura punta a ridurre gradualmente l’impiego di bestie selvatiche negli spettacoli itineranti, in linea con le disposizioni nazionali ed europee che tendono a tutelare il benessere animale.
Il primo caso concreto dopo l’entrata in vigore della legge
Il provvedimento che vieta la detenzione e la riproduzione di certe specie pericolose nei circhi è diventato operativo a febbraio 2025, anche se era stato istituito già nel 2022. Fino a poco tempo fa mancavano i decreti attuativi, ora però la norma è pienamente applicabile e questa operazione in provincia di Brindisi ne rappresenta il primo caso ufficiale. I carabinieri del nucleo Cites, che si occupano proprio di antibracconaggio e tutela delle specie a rischio, hanno confermato che la legge è stata rispettata in ogni passaggio, sancendo così un precedente che farà da riferimento per altri interventi simili in tutta Italia.
Destinazione degli animali sequestrati
Gli animali prelevati, due tigri e due leoni ancora giovani, non torneranno più al circo. Saranno confiscati e trasferiti in strutture idonee dedicate alla loro cura e salvaguardia. La priorità sarà garantire il loro benessere, in ambienti capaci di rispondere ai bisogni naturali di queste specie, lontano dalle condizioni di stress tipiche delle esibizioni. Le autorità coinvolte si occuperanno del monitoraggio e della gestione per assicurare che nessun danno arrivi loro nel trasferimento e nella sistemazione. Il caso si inserisce in una serie di iniziative per ridurre la presenza di animali selvatici negli spettacoli itineranti e proteggerne la salute oltre che la sicurezza pubblica.