Nel nord del Portogallo, circa duemila vigili del fuoco stanno affrontando tre incendi di vaste dimensioni che da giorni devastano diverse aree. Le province coinvolte sono ponte da barca, arouca e penamacor, località situate rispettivamente nei distretti di viana do castelo, aveiro e castelo branco. La situazione rimane critica, con roghi che hanno già danneggiato abitazioni e costretto residenti a cercare rifugio in luoghi sicuri mentre le temperature raggiungono punte elevate.
L’incendio a ponte da barca e l’evacuazione a ermida
L’incendio a ponte da barca, nel distretto di viana do castelo, si è sviluppato sabato e continua a bruciare senza tregua. La zona di ermida, un piccolo centro vicino, è stata colpita in maniera particolarmente dura. La notte scorsa, gli abitanti di ermida sono stati costretti a lasciare le loro case e a rifugiarsi nella chiesa del paese, uno dei pochi luoghi ritenuti sicuri dall’avanzare delle fiamme. La scelta della chiesa come punto di raccolta mostra la gravità della situazione sul territorio e la necessità di trovare spazi protetti in condizioni di emergenza. Le autorità locali hanno attivato immediatamente piani di emergenza per aiutare i residenti e prevenire ulteriori vittime.
Gli incendi di arouca e penamacor: le province più colpite
Oltre a ponte da barca, altri due roghi importanti si stanno sviluppando nelle province di arouca, nel distretto di aveiro, e penamacor, nel distretto di castelo branco. Qui le fiamme hanno colpito aree boschive e nelle vicinanze di insediamenti abitati. Il sindaco di penamacor ha confermato che alcune case sono state già distrutte dal fuoco, sottolineando la gravità dell’emergenza in corso. I comuni coinvolti hanno mobilitato tutte le risorse disponibili per contenere la propagazione e limitare i danni materiali e ambientali. Queste province stanno affrontando, dunque, un serio rischio per la sicurezza delle popolazioni e del patrimonio locale.
Le temperature record e l’allerta estesa in tutto il Portogallo
Il peggioramento delle condizioni meteo sta complicando il lavoro dei vigili del fuoco. Oggi in molte zone del Portogallo si registrano temperature altissime, come i 40 gradi raggiunti a setúbal. Questi valori hanno fatto scattare l’allerta in quasi tutto il territorio nazionale, rendendo più facile l’innesco di incendi e ostacolando le operazioni di spegnimento. Le autorità hanno quindi diramato raccomandazioni alla popolazione per limitare i comportamenti a rischio, come accendere fuochi o lasciare rifiuti infiammabili all’aperto. Le condizioni climatiche estreme stanno mettendo sotto pressione il sistema di intervento situazioni di emergenza portoghese.
L’impegno dei vigili del fuoco e le azioni in corso
I circa duemila vigili del fuoco impegnati lavorano senza sosta per controllare i tre incendi maggiori. L’azione si concentra sul contenimento delle fiamme, la protezione delle abitazioni e delle infrastrutture, oltre alle evacuazioni dei cittadini in zone di pericolo. Le squadre utilizzano mezzi terrestri e aerei, con lanci d’acqua e taglio di vegetazione, per creare linee tagliafuoco e impedire la prosecuzione della combustione. Le difficoltà legate al caldo intenso e ai venti variabili complicano il coordinamento e rallentano i tempi di controllo, ma le risorse dispiegate rimangono adeguate alla dimensione dell’emergenza. La collaborazione tra comuni e enti regionali è in corso per garantire assistenza ai rifugiati dal fuoco e sostenere la ricostruzione delle aree colpite.