L’ambasciata del Giappone in Uruguay ha ribadito la situazione riguardo all’ingresso dei cittadini uruguaiani dotati del nuovo passaporto privo dell’indicazione del luogo di nascita. Nonostante alcune dichiarazioni precedenti, l’accesso al territorio giapponese resta molto limitato per chi presenta questo documento. La sede diplomatica ha insistito sulla necessità di contattare la sezione consolare prima di programmare un viaggio.
Posizione attuale dell’ambasciata giapponese a montevideo
Il 28 luglio l’ambasciata giapponese ha pubblicato un avviso ufficiale, sottolineando che la situazione relativa ai nuovi passaporti uruguaiani resta invariata per quanto riguarda l’ingresso in Giappone. L’avviso precisa che per i titolari di questi passaporti, privi del luogo di nascita, è molto probabile il rifiuto all’ingresso nel paese asiatico. Il messaggio, pubblicato sul sito internet dell’ambasciata, ribadisce che chiunque sia in possesso di questi documenti deve consultare la sezione consolare senza eccezioni prima di partire. Questo vale indipendentemente dal fatto che il viaggiatore abbia o meno la cittadinanza uruguaiana o la residenza legale.
Una posizione ferma e chiara
L’ambasciata ha dunque mantenuto una posizione ferma, che evita incertezze ai cittadini uruguaiani che intendono recarsi in Giappone. L’assenza dell’indicazione del luogo di nascita nei nuovi modelli di passaporto rappresenta infatti un problema burocratico rilevante per il controllo d’ingresso, come evidenziato dalle autorità giapponesi. La raccomandazione precisa di contattare la rappresentanza consolare permette agli interessati di ricevere informazioni aggiornate e soluzioni alternative, se disponibili.
Dichiarazioni contrastanti del ministro degli esteri uruguaiano
Qualche giorno prima, venerdì 25 luglio, il ministro degli Esteri dell’Uruguay, Mario Lubetkin, aveva fatto dichiarazioni contrastanti in conferenza stampa. Lubetkin ha riferito che il Giappone starebbe accettando, da poco tempo, le richieste di visto presentate con i nuovi passaporti uruguaiani. Questa affermazione è stata diffusa dal quotidiano uruguaiano El País, che ha evidenziato come il ministro si trovi ad affrontare una complessa stagione diplomatica a causa delle modifiche ai documenti di identità emessi dal suo paese.
La posizione del ministro lubetkin
Il ministro ha spiegato di essere in contatto con le autorità di ben 182 paesi per gestire le conseguenze dell’eliminazione del dato sul luogo di nascita nei passaporti uruguaiani. A suo dire, “questo rappresenterebbe un progresso importante per il riconoscimento internazionale di questi documenti.” Tuttavia, la diplomazia nipponica non ha modificato le sue direttive in base a queste dichiarazioni, mantenendo le restrizioni sugli ingressi in Giappone.
Questa situazione evidenzia una discrepanza tra i messaggi ufficiali provenienti da Montevideo e quelli da Tokyo. Resta quindi alta la necessità per chiunque possieda il nuovo passaporto uruguaiano di rivolgersi agli uffici consolari prima di programmare un viaggio in Giappone, evitando così problemi di respingimento alla frontiera.
Implicazioni per i viaggiatori uruguaiani e consigli pratici
La questione del luogo di nascita mancante nei passaporti uruguaiani crea un problema concreto per chi vuole visitare il Giappone nel 2025. Le normative di ingresso giapponesi richiedono infatti alcuni dati identificativi che i nuovi passaporti non riportano, causando spesso rifiuti all’entrata o difficoltà nelle procedure di visto.
Raccomandazioni dell’ambasciata
Per questo l’ambasciata in Uruguay insiste nel raccomandare di contattare la sezione consolare prima del viaggio. Il contatto diretto permette di avere indicazioni aggiornate e, in alcuni casi, di ottenere il rilascio di documenti supplementari o permessi di viaggio alternativi. I viaggiatori devono presentarsi con anticipo ai canali ufficiali per evitare spiacevoli sorprese al momento dell’arrivo in Giappone.
Questa problematica si inserisce in un contesto più ampio in cui diversi paesi stanno adeguando i propri documenti d’identità a formati nuovi, talvolta senza riconoscimenti internazionali immediati. Il caso uruguaiano mette in evidenza come, anche in un’epoca di globalizzazione, la mancanza di alcune informazioni può bloccare spostamenti internazionali.
I cittadini uruguaiani che intendono recarsi in Giappone devono quindi tenere presente queste indicazioni e pianificare le procedure burocratiche con attenzione. Solo così sarà possibile evitare spiacevoli impedimenti all’ingresso e viaggi infruttuosi.