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Andamento dei prezzi dei moduli fotovoltaici in europa nel 2025: analisi e valori aggiornati a luglio

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L’evoluzione del costo dei pannelli solari in Europa nel 2025 segnala nuove dinamiche di mercato. Un aggiornamento mensile dei prezzi dei moduli fotovoltaici, curato da pvXchange Trading, mostra variazioni significative per diverse tipologie di pannelli, soprattutto nel segmento ad alta efficienza. L’indice prezzi di pvXchange osserva l’andamento dal 2009, offrendo una fotografia dettagliata del mercato europeo, con particolare attenzione alle oscillazioni di prezzo, alle nuove classificazioni merceologiche e alle sfide commerciali. Analizzando i dati relativi ai primi sette mesi del 2025 si possono ricostruire le tendenze più rilevanti del settore.

Nuove classificazioni e categorie di moduli fotovoltaici osservate nel 2025

pvXchange Trading ha aggiornato nel 2025 i parametri per classificare i moduli fotovoltaici, distinguendo chiaramente quattro categorie. La prima comprende i moduli in silicio cristallino ad alta efficienza, inclusi quelli con celle a eterogiunzione , type-N TOPCon o back-contact. Questi devono superare una soglia di efficienza del 22,5%. La seconda categoria raggruppa i moduli mainstream, cioè quelli più diffusi, con celle monocristalline PERC o TOPCon e un’efficienza fino al 22,5%. Anche alcuni moduli HJT e BC sono rientrati in questa classe a partire dal 2025. La terza categoria include moduli a basso costo, comprendendo stock residui, prodotti con garanzia limitata o senza garanzia, moduli usati e merce insolvente. Questi generalmente non hanno bancabilità. Da quest’anno è stata reintrodotta anche la categoria dei moduli “full black”, caratterizzati da un colore nero uniforme su cornice e celle, con tecnologie HJT, TOPCon e BC simili ai moduli ad alta efficienza, ma con un aspetto estetico specifico. Questa distinzione risponde alle nuove richieste di mercato e alle tecnologie emergenti.

Aggiornamento della soglia di efficienza

La modifica della soglia di efficienza, che è passata dal 22% al 22,5%, riflette i progressi tecnologici. Questo aggiornamento ha portato a discrepanze nei prezzi, in quanto i fornitori mostrano disponibilità a pagare di più per moduli di prestazioni superiori, indipendentemente dalla tecnologia produttiva base.

Andamento dei prezzi dei pannelli solari tra gennaio e luglio 2025

Nel corso del 2025 i prezzi dei moduli fotovoltaici hanno subito oscillazioni importanti. Dopo una leggera ripresa tra gennaio e maggio, si è assistito a un nuovo calo significativo tra giugno e luglio. A luglio, il prezzo medio per i moduli ad alta efficienza si è attestato intorno a 0,125 euro per watt di picco , con una riduzione di circa il 7,4% rispetto a giugno. I moduli full black hanno fatto registrare un prezzo medio di 0,135 €/Wp, con una flessione del 6,9%. I pannelli mainstream si aggirano intorno a 0,105 €/Wp, in calo del 4,5%, mentre i moduli a basso costo sono scesi a circa 0,055 €/Wp, registrando una diminuzione dell’8,3%.

Nei mesi precedenti si era osservata una certa stabilità o lievi variazioni, con un lieve aumento tra aprile e maggio, probabilmente dovuto a una minor disponibilità e a un incremento della domanda soprattutto in Cina. Questi rialzi hanno però lasciato il passo a un nuovo calo nei mesi estivi, trainato da un aumento di scorte e da richieste più deboli sul mercato europeo.

Secondo Martin Schachinger, ingegnere di pvXchange Trading, “questi ribassi potrebbero segnare l’inizio di un trend prolungato, legato sia a una riorganizzazione della produzione a livello globale che a tensioni politiche.” In particolare, la riduzione degli incentivi da parte del governo cinese e le restrizioni commerciali negli Stati Uniti influenzano l’intero comparto.

Fattori geopolitici e conseguenze sul mercato europeo dei moduli fotovoltaici

Le dinamiche dei prezzi dei pannelli solari sono legate a fattori internazionali che influenzano la produzione e la distribuzione. In passato, la sovrapproduzione cinese ha contribuito a tariffe molto basse, sostenute da incentivi statali a Pechino. Oggi quei contributi si stanno riducendo, lasciando le aziende cinesi sotto pressione, costrette a dimostrare la sostenibilità economica senza il supporto diretto del governo. Questo cambiamento sta provocando una fase delicata per i produttori orientali, con molti che riportano perdite significative nei primi mesi del 2025.

Le misure protezionistiche degli Stati Uniti, come previsto dal Beautiful Bill, stanno indebolendo la domanda del mercato a stelle e strisce, con riflessi negativi sul mercato globale. L’Unione Europea affronta il rischio di un eccesso di importazioni, soprattutto da prodotti originalmente destinati al mercato statunitense, che potrebbero riversarsi in Europa a causa di dazi e restrizioni.

Questa pressione internazionale contribuisce a innescare una “guerra dei prezzi” che mette a rischio la sopravvivenza di molte aziende, soprattutto quelle meno grandi o meno flessibili. Tentativi di accordi sui prezzi minimi o quote produttive, pensati per contenere la concorrenza, finora hanno avuto effetti limitati. La realtà del mercato spinge i produttori a vendere tutto ciò che producono, quasi indipendentemente dal prezzo, mantenendo livelli di invenuto e scorte elevati.

Impatto dei ribassi sui produttori e sulla qualità del mercato

Il calo dei prezzi ha effetti tangibili sul funzionamento del mercato. Per gli acquirenti finali i moduli diventano più accessibili, ma per i produttori si moltiplicano le difficoltà. Molte aziende operano a margini ridotti o addirittura in perdita, soprattutto nella produzione di moduli ad alta efficienza. Questo scenario potrebbe portare a fallimenti e consolidamenti nel settore.

La pressione commerciale spinge i produttori a ridurre i costi in ogni punto della filiera, spesso compromettendo la qualità o la durata dei prodotti. Inoltre, il valore economico del riciclo dei moduli fotovoltaici diminuisce, visto che le spese di test e trasporto superano spesso il valore del materiale recuperabile.

Anche i problemi nella distribuzione di inverter e sistemi di accumulo aggravano la situazione, con fornitori costretti a indirizzare la clientela verso soluzioni alternative o meno performanti, complicando ulteriormente gli investimenti negli impianti.

Le scorte accumulate nei magazzini europei pesano sulla stabilità dei prezzi. Molti fornitori scelgono di svendere a prezzi bassissimi per ridurre gli stock, ma questa strategia non sta producendo un aumento significativo della domanda e non risolve le criticità di fondo del comparto.

Costo di un impianto fotovoltaico in italia e ruolo dei moduli nel prezzo complessivo

Il prezzo dei moduli è una voce fondamentale, ma non l’unica, nella definizione del costo totale di un impianto fotovoltaico. Al costo dei pannelli si aggiungono quello di inverter, strutture di montaggio, elettronica, oltre alle spese di progettazione, installazione, permessi e collaudo.

Un report aggiornato a fine 2024 da GSE, RSE, Enea e Green Horses offre dati sul costo “chiavi in mano” in Italia. Le grandi centrali connesse alla rete di trasmissione possono oscillare tra 0,50 e 0,75 euro per watt. Gli impianti domestici più piccoli, invece, raggiungono cifre comprese tra 1,25 e 1,70 euro per watt, una differenza legata ai volumi, alla complessità delle installazioni e alla capacità di sfruttare economie di scala.

La disponibilità e il prezzo dei moduli ad alta efficienza hanno un impatto diretto sui costi globali degli impianti, in particolare per progetti di grandi dimensioni. La vivacità del mercato europeo condiziona quindi le scelte di investimento, in assenza di segnali forti di stabilità.

Analisi mensile dei prezzi nel 2024: trend e segnali di mercato

Guardando ai mesi del 2024, si nota una flessione dei prezzi dei moduli fotovoltaici, con alcune oscillazioni dovute alle variazioni di domanda e offerta. Tra ottobre e novembre 2024 i prezzi hanno mostrato una contrazione significativa, con sconti che in alcune categorie hanno superato il 7-9%, in particolare nelle classi mainstream e low cost.

A dicembre 2024 la diminuzione si è attenuata, con i moduli ad alta efficienza sanciti a circa 0,125 €/Wp e i moduli a basso costo stabili intorno a 0,060 €/Wp. La politica dei produttori mirava a svuotare le scorte in vista del nuovo anno, così da evitare ammortamenti contabili sfavorevoli.

Questo scenario, unito alle modifiche degli incentivi cinesi e alle tensioni commerciali internazionali, ha creato incertezza e cambi di trend nel corso dei primi mesi del 2025, con aumenti e ribassi alternati, ma un generale contesto di pressione sui prezzi di vendita.

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