Home News Sovraffollamento carcerario in aumento in italia: condizioni di vita sempre più critiche e violazioni rilevate da antigone
News

Sovraffollamento carcerario in aumento in italia: condizioni di vita sempre più critiche e violazioni rilevate da antigone

Share
Share

Il rapporto semestrale “L’emergenza è adesso” pubblicato dall’associazione Antigone fa il punto sulla situazione delle carceri italiane nel primo semestre del 2025. Dai dati raccolti attraverso 86 visite negli istituti di pena emerge un quadro allarmante. La popolazione detenuta cresce superando il limite degli spazi disponibili, mentre il sovraffollamento e le condizioni di vita peggiorano drasticamente con ripercussioni sulla salute fisica e psicologica dei detenuti, e con un aumento delle segnalazioni di trattamenti disumani. Vediamo i dettagli di questo monitoraggio.

Aumento del numero di detenuti e sovraffollamento degli istituti penitenziari

Al 30 giugno 2025 i dati ufficiali indicano che nelle carceri italiane erano reclusi 62.728 persone. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registra un incremento di 1.248 detenuti. Questo aumento si somma a una capienza regolamentare fissata in 51.276 posti letto. Inoltre risultano indisponibili più di 4.500 posti a causa di lavori strutturali o altri motivi, aggravando la situazione.

Il tasso medio di sovraffollamento sfiora il 134,3%. In 62 istituti penitenziari questo valore supera il 150%, mentre in 8 casi supera addirittura il 190%. Tra le strutture più critiche spiccano quelle di San Vittore a Milano, Foggia, Lodi e Roma Regina Coeli. Nella maggior parte delle carceri visitate, infatti, nelle celle non è garantito ai detenuti lo spazio minimo di 3 metri quadrati a testa per camminare o vivere.

La presenza di un così elevato numero di persone rispetto ai posti realmente disponibili provoca gravi problemi di gestione, con conseguenze dirette sulla qualità della vita. L’affollamento compromette ogni forma di privacy e impedisce che vengano mantenuti standard minimi di igiene e sicurezza.

Inefficacia degli interventi governativi e l’insufficienza di posti letto

Il rapporto Antigone mette in evidenza l’assenza di misure concrete e di lungo termine da parte del governo. Sono state annunciate più volte iniziative volte ad alleviare il sovraffollamento carcerario, ma i risultati sul campo restano minimi o addirittura peggiorano.

Risulta che il piano di edilizia penitenziaria annunciato, che dovrebbe portare alla costruzione di 7.000 nuovi posti letto entro la fine del 2025, ha prodotto solo 42 nuovi posti nel corso dell’ultimo anno. Al contrario, i posti effettivi utilizzabili sono diminuiti di 394 unità. Questo squilibrio indica una progressiva riduzione degli spazi disponibili mentre la popolazione detenuta cresce.

Il mancato adeguamento delle strutture aggrava il sovraffollamento e contribuisce alla crescita di tensioni interne e problemi legati alla sicurezza. Le risorse scarse sono distribuite in modo insufficiente e la situazione si presenta ormai fuori controllo in molti penitenziari.

Condizioni di vita inumane tra caldo estremo, spazio ristretto e carceri minorili in crisi

La vita quotidiana dei detenuti subisce ogni giorno conseguenze pesanti dalla sovrapposizione di spazi angusti e strutture inadatte. Oltre al problema dello spazio ridotto e insufficiente ventilazione, il rapporto segnala condizioni climatiche terribili con celle che raggiungono i 37 gradi centigradi durante l’estate. L’accesso a dispositivi di raffreddamento come ventilatori è limitato e spesso disponibile solo acquistandoli a prezzo elevato. L’acqua, basilare per la sopravvivenza, viene offerta con restrizioni. Tutto ciò determina un ambiente insalubre e degradante per chi sconta la pena.

La situazione nelle carceri per minorenni è ancora più preoccupante. Qui i ragazzi dormono in molti casi su materassi poggiati direttamente a terra e le ore d’aria vengono garantite in misura insufficiente o irregolare. Il ricorso a psicofarmaci tra i detenuti giovani è aumentato notevolmente, segnale di una difficoltà crescente a gestire disagio e disturbi psichici all’interno delle strutture.

Da quando è entrato in vigore il Decreto Caivano, il numero di minorenni detenuti in istituti penali per minori è salito del 50% in meno di tre anni. Nel primo semestre del 2025, 91 ragazzi sono stati trasferiti dai centri minorili a quelli per adulti. Nonostante ciò, più del 60% di loro resta in custodia cautelare in attesa di giudizio, aumentando la pressione sulle strutture non idonee a gestire questi casi.

Monitoraggio di antigone sulle condizioni carcerarie

Le condizioni di vita segnalate nel rapporto mettono in evidenza una crisi umanitaria e un disagio crescente che coinvolge direttamente centinaia di reclusi. Il monitoraggio di Antigone fotografa una realtà difficile da ignorare nella discussione sulle carceri italiane oggi.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.