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Notificati gli avvisi di garanzia per quattro persone dopo la morte di tre operai a Napoli

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La procura di Napoli ha formalizzato gli avvisi di garanzia per le persone coinvolte nella tragica vicenda che ha portato alla morte di tre operai in un cantiere del Rione Alto. I fatti si sono verificati venerdì scorso e ora le indagini si concentrano sull’accertamento delle responsabilità legate all’incidente sul lavoro.

Le persone indagate per la tragedia nel cantiere del rione alto

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati a quattro persone ritenute coinvolte a vario titolo nei fatti. Tra loro ci sono due imprenditori, Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, che gestivano le attività connesse al cantiere. Gli altri due destinatari sono Luca Luciani e Gianluca Di Franco, figure che verranno approfondite dagli inquirenti nel contesto dell’evento. La notifica segna un passaggio formale nelle indagini, con l’intento di chiarire le dinamiche e le eventuali negligenze che hanno portato al decesso degli operai.

La scelta del medico legale per l’esame autoptico sulle vittime

Domani pomeriggio, alle 14,30, sarà conferito l’incarico ufficiale al medico legale incaricato di eseguire l’autopsia sulle tre vittime. La nomina è stata disposta dal procuratore aggiunto Antonio Ricci e dalla pm Stella Castaldo, responsabile del fascicolo. L’esame autoptico avrà un ruolo cruciale per stabilire le cause precise della morte e determinare eventuali elementi utili ai fini giudiziari. Le valutazioni del medico legale consentiranno di ricostruire con maggiore precisione le dinamiche dell’incidente.

Le indagini della procura e i prossimi passaggi

La procura di Napoli ha avviato un’indagine per fare luce su come siano avvenuti i fatti nel cantiere. Gli avvisi di garanzia rappresentano solo un primo passo formale nel procedimento. Le autorità giudiziarie stanno raccogliendo elementi sul cantiere, sulle condizioni di sicurezza e sul rispetto delle normative vigenti. In particolare, si indaga per accertare eventuali responsabilità legate all’organizzazione dei lavori o a eventuali omissioni. Saranno fondamentali i risultati dell’autopsia e le testimonianze raccolte sul luogo della tragedia.

Le attività proseguiranno con l’ascolto dei coinvolti e di eventuali testimoni, così da ricostruire l’accaduto nei dettagli. L’attenzione resta massima sulle condizioni in cui operavano gli operai, mentre resta aperto il confronto con le autorità competenti per prevenire ulteriori episodi simili. Il caso richiama l’attenzione su temi di sicurezza sul lavoro e responsabilità nei cantieri, in un contesto urbano dove la vigilanza deve restare rigorosa.

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