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Londra punta al retrofit energetico di one poultry per rivoluzionare la sostenibilità degli edifici commerciali

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Il Green Building Council del Regno Unito, con il sostegno di FORE Partnership e di Breakthrough Energy fondata da Bill Gates, ha lanciato un importante progetto di retrofit energetico su un edificio simbolo di Londra. L’obiettivo è dimostrare che intervenire sul patrimonio edilizio esistente, migliorandolo sotto il profilo energetico e ambientale, è una scelta praticabile e conveniente. Il caso scelto è quello di one poultry, opera di James Stirling, oggi considerata un esempio significativo da trasformare in un modello di efficienza e sostenibilità.

Il contesto e la necessità di intervenire sul patrimonio edilizio esistente

Gran parte dell’edilizia europea è caratterizzata da immobili costruiti parecchi decenni fa, spesso con standard energetici ormai obsoleti. Questo contribuisce a consumi elevati e inefficienze che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale. Molti operatori immobiliari continuano a preferire edifici nuovi anziché riqualificare quelli già esistenti. Eppure l’urgenza di ridurre le emissioni e contenere gli sprechi chiede soluzioni veloci e concrete. L’UK Green Building Council ha scelto di mettere un esempio reale al centro del dibattito, intervenendo su one poultry, uno stabile con valore storico, per mostrare che il retrofit può essere una strada praticabile anche su progetti complessi e vincolati da tutela.

One poultry, sfide strutturali e riconoscimento storico

Situato nel cuore di Londra, one poultry è un edificio di 14.400 metri quadrati progettato tra il 1985 e il 1988 e completato nel ’97. L’immobile è tutelato con la classificazione Grade II, a riconoscimento del suo valore architettonico. Nonostante l’importanza storica, la struttura presenta oggi limiti evidenti: insufficiente efficienza energetica, spazi non ottimizzati e costi di gestione elevati. Affidato alla supervisione della FORCE Partnership, il progetto mira a risolvere questi problemi senza compromettere le caratteristiche originali dell’edificio. Questo rende one poultry un banco di prova sul quale il Green Building Council intende dimostrare come le recenti tecnologie e metodologie possano trasformare un edificio tradizionale in un modello di sostenibilità.

Strategia e innovazione nella fase concettuale del progetto

L’intervento di retrofit non riguarda solo gli aspetti tecnici ma coinvolge anche una progettazione strategica e innovativa fin dalle prime fasi. Il Green Building Council punta a valorizzare in modo particolare la “fase 0” del RIBA Plan of Work, cioè quella in cui si definiscono gli obiettivi principali, le motivazioni e i risultati attesi dell’intervento. È un passaggio fondamentale per coinvolgere innovatori, adottare nuovi modelli e sperimentare approcci capaci di ridefinire il concetto stesso di retrofit energetico. Tra i partner coinvolti figurano la FORCE Partnership, che offrirà supporto operativo per interventi a basse emissioni di carbonio, e Breakthrough Energy che metterà a disposizione competenze tecnologiche e una rete internazionale di rapporti, mentre l’UK GBC garantirà un coordinamento sistemico e il coinvolgimento degli attori chiave.

Creare un edificio modello per il retrofit energetico commerciale

Le difficoltà nell’adottare soluzioni innovative negli ambienti costruiti sono molteplici. Tra queste spiccano frammentazione delle competenze, appalti complessi, riluttanza al rischio e una scarsa collaborazione nelle prime fasi progettuali. Emily-Rose Garnett, consulente senior per l’UK GBC, sostiene che “solo estendendo su larga scala questi interventi sarà possibile trasformare l’ambiente costruito.” Il progetto one poultry partirà da una “mappa dell’innovazione” dedicata al retrofit energetico per edifici commerciali. Questa documentazione raccoglierà soluzioni già disponibili, includendo miglioramenti su involucro edilizio, materiali, impianti solari e sistemi per l’efficienza idrica. Lo scopo è facilitare la scelta delle tecnologie più adatte, migliorare la loro integrazione e dare spazio a strumenti innovativi già testati sul campo. Il programma punta alla certificazione EPC A e a raggiungere neutralità carbonica nell’uso dell’energia. Verrà privilegiato l’uso di materiali circolari e il contenimento dell’impronta ambientale lungo tutta la vita dell’edificio. Il termine dell’intervento è previsto entro il 2027.

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