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Lisa gastoni, dagli esordi al ritorno in scena: la carriera di un’attrice tra cinema e televisione

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Lisa Gastoni, nata Elisabetta Gastone, ha attraversato decenni di spettacolo con una carriera fatta di pause e ritorni. Dopo il debutto nel 1979 in teatro con “La Celestina”, si era allontanata dai riflettori, per poi riallacciare i rapporti con il cinema nel 2005, riscoprendo una nuova stagione artistica. Questo articolo ripercorre tappe importanti della sua vita e carriera, dal primo approccio al cinema fino agli ultimi ruoli televisivi.

L’inizio della carriera tra fotografia e primo cinema in inghilterra

Nata ad Alassio il 28 luglio 1935, Lisa Gastoni cresce in una famiglia di albergatori, figlia di un padre antifascista e di una madre di origini irlandesi. Dopo la seconda guerra mondiale, si trasferisce a Londra con la madre e inizia a lavorare come fotomodella. Questo percorso la porta a debuttare nel cinema inglese nel 1954, con un piccolo ruolo nel film bellico “Operazione commandos” diretto da Lewis Milestone, accanto a Dirk Bogarde e Akim Tamiroff.

Pur partecipando a numerose pellicole, ventidue in totale nel periodo UK, Gastoni mantiene una distanza critica dal mondo del cinema, preferendo ruoli in produzioni di genere e B-movie, spesso sotto la guida di registi come Val Guest, Ken Annakin, Jack Cardiff e Lance Confort. La sua presenza sul grande schermo si caratterizza per un’estetica mediterranea, con occhi verdi e una fisicità espressiva, elementi che la rendono adatta alle produzioni hollywoodiane girate in Italia, soprattutto durante la stagione di Cinecittà.

Il successo e l’affermazione a cinecittà tra ruoli di principessa e film di qualità

Il trasferimento nell’ambiente della produzione cinematografica romana avviene quasi per caso, ma si rivela determinante. Lisa Gastoni prende parte a film popolari come “Le avventure di Mary Read” di Umberto Lenzi e calca set in cui interpreta spesso ruoli di nobildonne o donne forti, capaci di sedurre o incutere timore. Nel 1962 viene scelta da Joseph Losey per “Eva”, un film che avrebbe potuto rilanciarla verso una nuova immagine, ma lei insiste nel lavorare soprattutto in film di genere.

La svolta arriva nel 1966 con ruoli impegnativi come Lucrezia Borgia in “L’uomo che ride” di Sergio Corbucci e la partner di Luciano Lutring nello “Svegliati e uccidi” di Carlo Lizzani. Quest’ultimo film segna un punto di svolta, affermandola come un’attrice capace di performance intense, pur mantenendo un rifiuto per offerte da registi di rilievo come Antonioni, con cui preferisce non lavorare.

Nel 1968 recita in “Grazie zia” di Salvatore Samperi, film che scatena scandalo per la trama controversa e diventa un successo inaspettato. Lisa Gastoni avrebbe potuto conquistare la Palma d’oro come migliore attrice a Cannes, ma la giuria ha lasciato il festival anticipatamente, interrompendo la selezione.

Progetti di spessore e rapido allontanamento dalle scene

Nonostante una fama legata soprattutto a ruoli da donna matura e seduttrice di uomini più giovani, Gastoni partecipa anche a film di alto profilo come “I sette fratelli Cervi” di Gianni Puccini, “L’amica” di Alberto Lattuada e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani, in cui interpreta Claretta Petacci con intensità e rigore.

A metà degli anni ’70, decide di abbandonare il cinema. In diverse interviste, ha spiegato di non sentirsi legata al proprio passato artistico, scegliendo di andare avanti senza guardare indietro. L’unico momento in cui si è riconosciuta in un ruolo è stato ne “I diafanoidi vengono da Marte”, pellicola di Antonio Margheriti. Dopo una lunga assenza, Lisa Gastoni si dedica ad altri interessi, come la pittura e la scrittura, pubblicando nel 1995 “La madre di Taron”, romanzo in parte autobiografico.

Il ritorno artistico con ferzan ozpetek e il nuovo volto in tv

Una nuova fase inizia nel 2005 quando grazie all’insistenza di Ferzan Ozpetek torna sul set con “Cuore sacro”. Da questo momento Gastoni costruisce una breve ma intensa stagione di lavoro cinematografico e televisivo. Recita in quattro film e prende parte a cinque produzioni televisive, spaziando da “La provinciale” all’ultima stagione de “L’onore e il rispetto” nel 2017.

I suoi ruoli sono spesso caratterizzati da una presenza misurata, con interpretazioni che puntano su una profonda umanità e ricchezza di sfumature. Lisa Gastoni, pur lontana dal grande pubblico rispetto al passato, mantiene un’identità artistica solida e credibile fino alla recente inattività.

Ha superato i 90 anni nel 2025, segnati anche da vicende personali difficili come la perdita del marito, l’avvocato penalista Claudio Isgrò, e da episodi spiacevoli, come una truffa subita da vicini di casa. Ora, la sua lunga storia nel cinema europeo resta un riferimento per chi studia decenni di cinema italiano e inglese nel dopoguerra.

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