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Il marito di Laura Santi: «Volevamo un figlio, ma ora è veramente libera»

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Il marito di Laura Santi: «Volevamo un figlio, ma ora è veramente libera»
Il marito di Laura Santi: «Volevamo un figlio, ma ora è veramente libera»
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Il suicidio assistito è un argomento che suscita forti emozioni e dibattiti in Italia, e la storia di Laura Santi, una giornalista coraggiosa, ha riacceso l’attenzione su questa delicata questione. La sua scelta di porre fine alla sua vita a causa di una lunga e dolorosa malattia ha colpito profondamente molti. Il marito, Stefano Massoli, ha condiviso in un’intervista con Viola Giannoli per La Repubblica ricordi e riflessioni che offrono uno spaccato della loro vita insieme e delle sfide affrontate.

I ricordi di una vita insieme

Stefano racconta che il giorno prima della morte di Laura, lei ha voluto ripercorrere mentalmente i luoghi che avevano visitato insieme, dal Quebec al Sudafrica, passando per Rodi, Berlino, Rimini e le Dolomiti. Questi ricordi non rappresentano solo i momenti felici della loro vita, ma anche le difficoltà che hanno affrontato insieme. La sclerosi multipla di Laura ha segnato profondamente il loro cammino, rendendo ogni giorno una lotta contro le avversità.

  1. “La nostra è stata una vita faticosa, una vita in ostaggio”, ammette Stefano.
  2. Tuttavia, aggiunge che è stata anche “piena, bella, intensa”.

Questo amore, testimoniato dalla condivisione di esperienze e dalla forza nel sostenersi a vicenda, emerge come un tema centrale nel loro rapporto.

La promessa di affrontare insieme la malattia

Quando Laura ha rivelato a Stefano di essere affetta da sclerosi multipla, lui non si è tirato indietro. “Non sapevo nulla della malattia”, confessa Massoli. “Mi spiegò e dissi ‘ok, qualsiasi cosa venga la affronteremo insieme'”. Questa promessa di condivisione e supporto ha caratterizzato la loro vita, anche quando il sogno di avere dei figli è diventato sempre più difficile da realizzare.

Stefano racconta che:

  • “Per Laura, il lutto per non poter avere figli è stato più grande del mio”.
  • “Avevamo anche pensato all’adozione, ma sapevamo che sarebbe stata dura sia fisicamente che economicamente”.

La battaglia per i diritti e il suicidio assistito

La lotta contro la sclerosi multipla non è stata l’unica battaglia che hanno affrontato insieme. La coppia si è unita anche in battaglie politiche, una delle quali riguardava proprio la questione del suicidio assistito. “La lotta ci ha uniti”, afferma Stefano. “Era un periodo buio per noi; non uscivamo più, non andavamo al cinema né a pranzo. Ma insieme potevamo combattere”.

Laura Santi è diventata la nona persona in Italia a ottenere il permesso di accedere al farmaco letale per il suicidio assistito, e la prima in Umbria. La sua battaglia per ottenere questo diritto è stata segnata da ostacoli e difficoltà, con l’Azienda Sanitaria Locale (Usl) umbra che inizialmente le aveva negato il permesso. Tuttavia, un tribunale ha successivamente accolto la sua richiesta, segnando un’importante vittoria per la libertà di scelta in materia di fine vita.

“Continuerò la sua battaglia per il fine vita”, afferma con determinazione Stefano. La sua intenzione di proseguire l’impegno di Laura è chiara, e la sua dedizione alla causa è un tributo al loro amore e alla sua memoria.

La vicenda di Laura Santi e Stefano Massoli non è solo una storia di amore, ma anche un richiamo alla necessità di discutere apertamente del suicidio assistito e dei diritti dei malati. In un paese come l’Italia, dove il dibattito su queste tematiche è spesso acceso e polarizzato, la loro esperienza offre uno spunto per riflessioni più profonde su libertà, dignità e diritto alla scelta in situazioni estreme. La testimonianza di Stefano, che si dichiara “libero” ora che Laura è “veramente libera”, ci invita a considerare il significato di libertà e di amore incondizionato, anche di fronte alle sfide più difficili.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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