Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha creato una task force permanente alla Farnesina dedicata ai dazi, con l’obiettivo di supportare le aziende italiane colpite dalle misure tariffarie internazionali. Il gruppo di lavoro nasce in un momento di intensificazione dei negoziati con gli Stati Uniti, particolarmente rilevanti per settori agricoli sofisticati come il vitivinicolo. L’azione si inserisce nel quadro più ampio degli sforzi del governo per tutelare le esportazioni e rilanciare la presenza italiana sui mercati esteri.
Task force per i dazi: ruolo e obiettivi principali
Nel corso di un incontro pomeridiano con associazioni di imprese, Antonio Tajani ha illustrato la costituzione di questa struttura permanente alla Farnesina, pensata per coordinare la risposta italiana ai dazi imposti dagli Usa e da altri paesi. Lavorerà a stretto contatto con le aziende, fornendo assistenza tecnica e monitorando l’evoluzione dei negoziati diplomatici. I colloqui con le controparti statunitensi sono in corso, con particolare attenzione al settore vitivinicolo, che rappresenta un pezzo importante dell’export italiano affrontando specifiche tensioni tariffarie.
L’idea è di evitare che le aziende si trovino a gestire da sole l’impatto di misure protezionistiche e di creare un cuore strategico in grado di agire con rapidità. La task force sarà anche un punto di riferimento per raccogliere segnalazioni e proporre interventi mirati. L’attenzione resta alta, dato che il quadro commerciale internazionale resta fluido e suscettibile a cambiamenti improvvisi dovuti a decisioni politiche o scenari economici internazionali.
Il monitoraggio europeo e la strategia del governo per l’export
La Farnesina ha comunicato di aver chiesto a Bruxelles l’istituzione di un servizio di monitoraggio europeo, che seguirà da vicino l’impatto dell’accordo sui dazi sulle economie nazionali. Questo servizio permetterà di valutare in modo dettagliato gli effetti su vari comparti, con dati aggiornati e analisi puntuali necessarie per calibrare al meglio le azioni da intraprendere a livello nazionale e comunitario.
Parallelamente, il governo ha dichiarato l’intenzione di rafforzare il mercato unico eliminando ostacoli burocratici e semplificando le norme commerciali interne all’Unione europea. L’obiettivo è rendere più competitivo il sistema Italia, favorendo la circolazione delle merci e la collaborazione tra paesi membri. La strategia si basa anche sulla diversificazione dei mercati di destinazione per le imprese italiane, puntando su aree extra-europee con alto potenziale di crescita.
Piano d’azione per l’export e supporto agli operatori
Per accompagnare le aziende italiane nel processo di internazionalizzazione, il governo ha ribadito l’impegno nel portare avanti il Piano d’Azione per l’Export. Questo documento definisce interventi concreti per sostenere le imprese nell’ingresso e nello sviluppo in mercati esteri ritenuti strategici. Tra i metodi indicati ci sono la promozione tramite l’Agenzia Ice, con la partecipazione organizzata a fiere internazionali, e l’erogazione di finanziamenti agevolati tramite Simest.
Il piano prevede inoltre il potenziamento della Push Strategy di Sace, un sistema che facilita l’apertura verso nuovi clienti e paesi, estendendo le garanzie e il sostegno finanziario per le aziende impegnate all’estero. Questa combinazione di misure vuole dare corpo a una presenza italiana più solida e meno dipendente dai tradizionali canali di vendita. Lo scenario si configura come una risposta coordinata che coinvolge attività diplomatiche, commerciali e finanziarie, in uno sforzo integrato per sostenere l’economia nazionale.