La morte di Celeste Pin, ex capitano della Fiorentina e figura storica del club, ha scosso profondamente Firenze e il mondo del calcio. Il suo corpo è stato rinvenuto martedì pomeriggio nella villa sulle colline fiorentine. Inizialmente, la procura di Firenze ha classificato l’evento come un caso di suicidio, ma la sua ex moglie, Elena Fabbri, ha sollevato dubbi, richiedendo una riapertura delle indagini e sostenendo che la morte di Pin non sia stata un gesto volontario. Questo appello ha portato a un approfondimento dell’inchiesta, con la procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, attualmente senza indagati.
La comunicazione tra Elena Fabbri e Celeste Pin
La comunicazione tra Fabbri e Pin è stata breve ma significativa. Le due ex coppie si erano sentite il giorno della morte e, secondo Fabbri, Pin le era apparso sereno e in buono stato d’animo. La richiesta di Fabbri agli inquirenti include:
- Il sequestro del cellulare di Pin
- L’accesso alla casa di Pin
- L’esecuzione di esami autoptici, in particolare analisi tossicologiche
La mancanza di una lettera d’addio ha colpito profondamente gli inquirenti, alimentando i sospetti sull’interpretazione ufficiale della morte.
La carriera di Celeste Pin
Celeste Pin, 64 anni, ha avuto una carriera calcistica di tutto rispetto, culminata con una storica finale di Coppa UEFA nel 1990. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Pin è rimasto attivamente coinvolto nel mondo del calcio, ricoprendo ruoli dirigenziali per varie squadre e lavorando come opinionista sportivo. Negli ultimi anni, si era dedicato all’imprenditoria immobiliare, gestendo affari di successo e vendendo immobili a giocatori della Fiorentina. Tuttavia, la sua vita privata era segnata da una battaglia contro la depressione. Fabbri è convinta che il suo stato emotivo non giustifichi un gesto estremo come quello che si è verificato.
Le reazioni della comunità calcistica
La situazione di Pin è stata oggetto di discussione tra amici e colleghi. Stefano Pioli, attuale allenatore della Fiorentina, ha espresso il suo disorientamento e incredulità, sottolineando come Pin fosse sempre stato una persona solare e positiva. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra i familiari, i tifosi e gli amanti del calcio.
La procura di Firenze, dopo la denuncia della Fabbri, sta esaminando i conti correnti di Pin, il suo smartphone e la corrispondenza email, in un tentativo di ricostruire gli eventi che hanno preceduto la sua morte. L’inchiesta si presenta complessa e delicata, poiché si tratta di approfondire le cause di una morte che, per molti, appare incomprensibile.
La notizia della morte di Celeste Pin ha suscitato una forte reazione da parte della comunità calcistica e dei tifosi, che hanno espresso il loro cordoglio sui social media. La Fiorentina ha rilasciato un comunicato ufficiale per esprimere la propria tristezza e ha invitato i tifosi a unirsi in un momento di raccoglimento in onore di Pin.
La situazione attuale rimane incerta e le indagini sono in corso. La comunità fiorentina attende con ansia i risultati degli esami autoptici e qualsiasi nuovo sviluppo che possa chiarire le circostanze della morte di Pin. Nel frattempo, la sua famiglia e i suoi amici cercano di affrontare la perdita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano. La vicenda di Celeste Pin è un triste promemoria della fragilità della vita e della necessità di prestare attenzione alle sofferenze emotive, talvolta invisibili, che possono colpire anche le persone che sembrano avere tutto.