Il mondo del pugilato argentino piange la scomparsa di alejandra marina oliveras, una delle atlete più celebri e amate del paese. Ricoverata dal 14 luglio scorso a Santa Fe in seguito a un ictus ischemico, la pugile si è spenta all’età di 47 anni. La sua carriera ha segnato la storia del pugilato femminile sudamericano, con successi e record riconosciuti a livello internazionale.
La carriera di alejandra oliveras: titoli e numeri di una campionessa
Nata nella provincia di Jujuy, alejandra marina oliveras ha costruito una carriera lunga e ricca di vittorie. Ha partecipato a 38 combattimenti, vincendone 33, di cui 16 per knockout. Il suo record comprende anche due pareggi e tre sconfitte. Oliveras ha conquistato la fama detenendo sei titoli distribuiti in cinque diverse categorie di peso. Questo risultato le ha guadagnato un posto nel Guinness dei primati del pugilato femminile mondiale.
La prima sconfitta importante e il soprannome
La prima sconfitta importante arrivò nel 2008, quando perse il titolo WBC della categoria supergallo contro l’argentina Marcela “la Tigresa” Acuña. Quella scelta titolazione aveva rappresentato il primo dei suoi prestigiosi cinturoni e segnò il momento in cui la “locomotora”, come era soprannominata, dovette confrontarsi con una rivale di spicco nel pugilato locale.
Alle origini e il riconoscimento internazionale
Alejandra Oliveras proveniva da Jujuy, una provincia nel nord dell’Argentina situata a oltre 1500 chilometri da Buenos Aires. Il suo nome è diventato noto non solo per i risultati sul ring, ma anche per il carattere e l’impegno con cui ha incarnato la disciplina pugilistica.
Nella sua carriera ha dichiarato più volte di ispirarsi a Mike Tyson. Il suo soprannome “locomotora” rifletteva la sua energia e tenacia negli incontri. Oggi è ricordata come la prima donna sudamericana a entrare nella Hall of Fame del pugilato, segno di un percorso riconosciuto anche oltre i confini nazionali.
Le ultime ore e il ricovero a santa fe
Lo scorso 14 luglio alejandra oliveras è stata ricoverata in condizioni gravi all’ospedale José María Cullen di Santa Fe, a circa 406 chilometri da Buenos Aires. Il motivo del ricovero è stato un ictus ischemico, con conseguenze molto serie sulla sua salute.
Nonostante gli sforzi del personale medico, la pugile non è riuscita a superare l’emergenza. La notizia della sua morte ha avuto grande risonanza nel mondo del pugilato argentino e internazionale. L’evento ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà e i rischi che anche atleti esperti possono affrontare lontano dal ring, in situazioni di grave malore improvviso.
Alejandra oliveras lascia un’eredità nel pugilato femminile argentino
Oltre ai suoi titoli e record, alejandra marina oliveras ha lasciato un segno profondo nella crescita del pugilato femminile in Argentina e Sudamerica. Ha aperto la strada a molte altre atlete e ha rappresentato un punto di riferimento in un ambiente storicamente dominato dagli uomini.
Il suo ingresso nella Hall of Fame del pugilato ha sottolineato l’importanza del suo contributo nello sport. La sua scomparsa a soli 47 anni provoca un vuoto per tutta la comunità pugilistica e per gli appassionati che hanno seguito la sua lunga carriera.