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Tentativo di rapina con sparo a salve nella cappella delle suore domenicane a napoli

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Un episodio di paura ha scosso la comunità religiosa di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, durante la celebrazione della messa. Un uomo con il volto coperto è entrato nella cappella delle suore domenicane e ha minacciato i fedeli sparando un colpo di pistola a salve, con l’intento di rapinare. La fuga dell’aggressore ha lasciato una scia di tensione nel quartiere, mentre le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire i fatti e individuare il responsabile.

La risposta delle autorità e le indagini in corso

Immediatamente dopo l’attacco, è scattata la reazione delle forze dell’ordine. Agenti della Squadra Mobile di Napoli si sono uniti agli uomini del commissariato di Ponticelli per condurre le prime verifiche. Le indagini si concentrano su testimoni e rilevazione di prove per rintracciare il responsabile dell’atto criminoso. Al momento non sono stati forniti dettagli su sospetti o motivazioni che abbiano spinto all’azione violenta.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha commentato la vicenda definendo il gesto “vile” e ha chiesto un rafforzamento dei controlli nella zona. Nel suo messaggio, ha espresso solidarietà verso la Madre Superiora e la comunità religiosa, sottolineando come la cappella rappresenti un luogo di pace e aggregazione per tutta la popolazione locale. È prevista una sua visita al complesso domenica seguente, per testimoniare vicinanza e rassicurare i fedeli.

Il contesto sociale e l’impatto sull’area di sant’anastasia

Sant’Anastasia, comune della provincia di Napoli, conta su una vivace comunità religiosa e civile che fa spesso affidamento sugli spazi delle suore domenicane per eventi di aggregazione e pratica spirituale. Un episodio come quello della rapina con sparo a salve interrompe la serenità di questi luoghi, generando paura non solo tra le persone presenti ma anche nella comunità più ampia.

La scelta del luogo, luogo sacro e simbolo di tranquillità, aggrava la tensione sociale, richiamando l’attenzione anche sulle condizioni di sicurezza nei quartieri limitrofi. Le autorità locali monitorano la situazione e stanno valutando misure da adottare per evitare che fatti simili possano ripetersi. Il rafforzamento della vigilanza è considerato indispensabile per restituire protezione e senso di sicurezza ai cittadini e ai frequentatori della cappella.

L’episodio della rapina nella cappella delle suore domenicane

La rapina è avvenuta durante una funzione religiosa all’interno della cappella delle suore domenicane, un luogo tradizionalmente riservato alla preghiera e al raccoglimento. L’uomo, con il volto coperto da un passamontagna o altra copertura, ha fatto irruzione nei locali mettendo in stato di allarme i presenti. Per intimidire ha effettuato un colpo di pistola a salve, un gesto che ha terrorizzato i fedeli che partecipavano alla celebrazione.

Non sono state segnalate vittime o feriti, ma l’azione ha creato momenti di vero panico. Dopo aver minacciato i presenti, il rapinatore si è allontanato velocemente senza riuscire a portare via bottino o oggetti di valore. Le forze dell’ordine hanno raccolto testimonianze e visionato eventuali immagini di sicurezza per capire meglio dinamica e identità del soggetto in fuga.

La visita del prefetto e i prossimi sviluppi

Il prefetto Michele di Bari ha annunciato una visita al complesso delle suore domenicane per il giorno successivo all’episodio, come gesto di attenzione e sostegno alla comunità colpita. Nel corso dell’incontro si valuteranno anche altri interventi per migliorare la sorveglianza e il dialogo con le forze dell’ordine.

Il percorso delle indagini proseguirà nei prossimi giorni, con l’esame di ogni elemento utile a identificare e arrestare l’uomo fuggito dopo il tentativo di rapina. Nel frattempo, la comunità di Sant’Anastasia resta in allerta ma determinata a difendere la propria tranquillità e i luoghi simbolo della vita religiosa e civile. L’episodio ricorda quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza quotidiana, specie in spazi dedicati alla preghiera e all’aggregazione sociale.

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