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Gelato in aumento: consumi e prezzi alle stelle

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Gelato in aumento: consumi e prezzi alle stelle
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L’estate del 2025 si presenta calda e soleggiata, e con essa cresce la voglia di gelato, un alimento che rappresenta un vero e proprio simbolo delle calde giornate estive in Italia. Secondo recenti dati forniti dal Centro di formazione e ricerca sui consumi, i consumi di gelato sono aumentati del 4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante questa crescita della domanda, anche i prezzi al dettaglio stanno subendo un notevole incremento: negli ultimi quattro anni, il costo medio del gelato in vaschetta è aumentato di quasi il 30%, passando da una media di 4,54 euro al chilo nel 2021 a 5,87 euro al chilo nel 2025.

Questi dati sono stati raccolti attraverso un’analisi approfondita condotta dall’osservatorio Mimit, che ha confrontato i prezzi attuali di una vaschetta di gelato da 1 kg in tutte le città italiane con quelli di tre anni fa. L’analisi ha messo in luce significative variazioni geografiche nei prezzi, evidenziando come il costo del gelato non sia uniforme su tutto il territorio nazionale.

le città con i prezzi più alti e più bassi

Firenze, nota per la sua tradizione gastronomica e la sua cultura culinaria, si posiziona al primo posto con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo, seguita da:

  1. Forlì (7,68 euro)
  2. Bolzano (7,19 euro)

Queste città, spesso meta di turisti, sembrano riflettere l’inflazione e la disponibilità limitata di alcuni ingredienti chiave. Al contrario, Macerata si distingue come la provincia più conveniente, con un prezzo medio di 4,55 euro al chilo, seguita da:

  1. Treviso (4,56 euro)
  2. Cuneo (4,64 euro)

Questa disparità nei prezzi può essere attribuita a vari fattori, tra cui il costo della vita, le spese di trasporto e la domanda locale.

andamento dei rincari

Un altro aspetto interessante emerso dall’analisi riguarda l’andamento dei rincari. A Padova, si registrano gli aumenti più consistenti, con un balzo del 54,3% rispetto al 2021. Modena e Livorno seguono a ruota con aumenti rispettivamente del 50,4% e del 43,5%. In contrasto, Ancona e Cremona hanno visto aumenti modesti, rispettivamente del 6,4% e del 9,3%. Solo sei province italiane hanno registrato incrementi dei listini inferiori al 20% nel periodo considerato, segno di una certa stabilità economica in queste aree.

Furio Truzzi, presidente del comitato scientifico Crc, ha commentato l’andamento del mercato del gelato, sottolineando che la stabilizzazione dei prezzi è stata influenzata non solo dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina, ma anche da altre problematiche legate alla fornitura di materie prime. In particolare, ha messo in evidenza le difficoltà legate al cacao, un ingrediente fondamentale per molti gusti di gelato.

il mercato del gelato in italia

Il settore del gelato confezionato in Italia ha raggiunto un valore di mercato pari a 1,9 miliardi di euro. Questo è un dato significativo, considerando che il consumo pro-capite si attesta intorno ai 2 kg, con un totale di 3,7 miliardi di porzioni vendute ogni anno. A questi numeri si aggiungono anche 3 miliardi di euro di consumi legati al gelato artigianale, il quale continua a mantenere un forte appeal grazie alla qualità e alla varietà dei gusti offerti dai maestri gelatieri.

L’arte del gelato artigianale, infatti, è un patrimonio culturale che l’Italia porta avanti con orgoglio. Le gelaterie artigianali, sparpagliate in tutto il paese, offrono un’ampia gamma di gusti, molti dei quali sono realizzati con ingredienti freschi e locali. Questa autenticità è molto apprezzata dai consumatori, che sono sempre più propensi a scegliere prodotti di alta qualità, anche a fronte di prezzi più elevati.

La crescente domanda di gelato, sia confezionato che artigianale, mette in evidenza un fenomeno interessante: la volontà dei consumatori di concedersi piccoli piaceri anche in tempi di crisi economica. Il gelato, con il suo potere di evocare momenti di felicità e relax, diventa quindi una scelta consapevole e desiderata, non solo un semplice dessert.

In questo contesto, è importante anche considerare l’impatto della sostenibilità e delle scelte alimentari sui consumi di gelato. Sempre più produttori stanno adottando pratiche eco-sostenibili, puntando su ingredienti biologici e packaging riciclabile per attrarre un pubblico sempre più attento alle questioni ambientali.

L’estate 2025, quindi, si preannuncia come un periodo di sfide e opportunità per il settore del gelato, con consumatori più consapevoli e un mercato in evoluzione, dove tradizione e innovazione si intrecciano. La passione per il gelato rimane invariata, e con essa la speranza che i rincari possano stabilizzarsi, permettendo a tutti di continuare a gustare questo delizioso prodotto che rappresenta un angolo di dolcezza nelle calde giornate estive.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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