Home News Traffico in tilt per il primo weekend di esodo estivo con oltre 13 milioni di italiani in movimento
News

Traffico in tilt per il primo weekend di esodo estivo con oltre 13 milioni di italiani in movimento

Share
Share

Il primo grande esodo estivo del 2025 ha investito le strade italiane, con 13 milioni di persone in viaggio nonostante il meteo incerto in molte regioni. Le autostrade principali hanno registrato un forte afflusso a partire da venerdì pomeriggio, tra code e rallentamenti estesi. L’allerta traffico ha riguardato soprattutto la giornata di sabato, mentre per domenica è prevista una nuova emergenza legata al rientro dalle località di villeggiatura. L’Anas ha potenziato i servizi per assicurare il miglior deflusso possibile fino a settembre.

Aumento del traffico e organizzazione dell’anas per il grande esodo

Durante il fine settimana d’inizio luglio, le strade e le autostrade italiane sono state affollate da milioni di automobilisti diretti verso le località turistiche estive. L’Anas ha implementato il piano di gestione traffico estivo per fronteggiare i movimenti previsti. L’impegno ha riguardato 2.500 operatori e squadre operative presenti 24 ore su 24 lungo la rete stradale per intervenire in caso di necessità.

Per favorire una circolazione più fluida, sono stati chiusi o sospesi 1.348 cantieri su 1.672 attivi in tutto il territorio nazionale fino al prossimo settembre. Già dal primo luglio sono stati sigillati 98 cantieri, coinvolgendo circa 680 km di strade considerate inamovibili per garantire spostamenti più agevoli durante l’estate. L’Anas ha ribadito la collaborazione costante con il ministero delle Infrastrutture, delle forze dell’ordine e altri enti competenti per la sicurezza degli utenti.

Itinerari e flussi verso sud e le località estive più frequentate

Gli spostamenti maggiori hanno riguardato i percorsi verso il Sud Italia e le regioni costiere. Le arterie maggiormente congestionate sono state quelle lungo le coste adriatica, tirrenica e jonica, nonché i valichi di confine diretti verso la Francia, la Slovenia e la Croazia. Anche le uscite dai centri urbani hanno visto un aumento significativo del traffico in uscita.

Secondo le stime di Confesercenti, più di 6,4 milioni di persone si sono concentrate nelle strutture ricettive durante l’ultimo fine settimana di luglio. Questo movimento massiccio di turisti ha interessato soprattutto gli stabilimenti balneari e le località montane, confermando la stagionalità estiva del turismo italiano.

Incidenti mortali nel weekend e criticità sulla sicurezza stradale

La prima giornata di esodo ha purtroppo riservato anche gravi incidenti. In provincia di Bari, una donna di 41 anni è deceduta dopo essere stata travolta da un’auto mentre prestava soccorso a una motociclista coinvolta in un precedente sinistro. Nel mantovano invece, un uomo di 58 anni è stato trovato senza vita sotto la sua moto, finita fuori strada in un fossato.

Un altro incidente fatale è avvenuto sulla statale 17 a Rivisondoli, in Abruzzo, dove due persone sono morte nello scontro frontale fra un autobus di linea e un’automobile. Infine a Barcola, Trieste, uno scontro fra due moto e uno scooter è costato la vita a un individuo e ha lasciato feriti altri due conducenti. Questi episodi sottolineano la criticità delle condizioni di guida in periodi di traffico intenso.

Condizioni meteo avverse e impatto sull’esodo estivo

Il caldo intenso ha ceduto il passo a condizioni atmosferiche più variabili nelle regioni del Nord e del Centro. Un ciclone proveniente dal nord Europa ha portato temporali, raffiche di vento e un netto calo delle temperature previsto fino a 15 gradi rispetto ai giorni precedenti. I fenomeni più violenti sono attesi a partire da lunedì, con possibili nubifragi e venti forti.

Questo cambiamento ha inciso anche sull’organizzazione del traffico e ha aumentato la richiesta di interventi, soprattutto per la gestione di incendi che continuano a colpire diverse aree italiane. L’inasprimento delle condizioni meteorologiche potrebbe influire sul deflusso dei vacanzieri e sulla sicurezza sulle strade.

Incendi e richieste di intervento aereo nelle regioni a rischio

Non accenna a diminuire il numero di incendi boschivi e sterpaglie segnalati in molte regioni. Nella giornata del 5 luglio 2025 sono stati effettuati 27 interventi aerei in Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Basilicata, Campania e Abruzzo. La riserva naturale dello Zingaro, in Sicilia, è stata tra le zone colpite.

Legambiente ha rilevato che nei primi sette mesi di quest’anno sono andati in fumo oltre 30 mila ettari di terreno, equivalenti a più di 43 mila campi da calcio. La media degli incendi giornalieri è di 3,3 con una superficie bruciata di quasi 48 ettari per evento. Questi dati mostrano l’ampiezza del fenomeno e la necessità di un’attenzione costante da parte delle autorità per proteggere territori e popolazioni.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.