L’argomento di Stonehenge, uno dei monumenti preistorici più iconici al mondo, continua a suscitare interrogativi e meraviglia. Recenti ricerche condotte dall’Aberystwyth University hanno rivelato che i massi che compongono questo celebre sito neolitico, situato nella contea del Wiltshire in Inghilterra, sono stati spostati dall’uomo e non trasportati naturalmente da eventi geologici. Questa scoperta non solo conferma l’ingegno umano dietro la costruzione di Stonehenge, ma offre anche un nuovo sguardo sulle capacità logistiche delle società neolitiche.
l’importanza della ricerca
Il nuovo studio si è concentrato sul masso Newall, uno dei più antichi tra quelli eretti a Stonehenge, proveniente da Craig Rhos-y-Felin, a ben 225 chilometri di distanza. I risultati hanno evidenziato che “non vi sono prove” a sostegno dell’ipotesi del trasporto naturale. Questo rafforza l’idea che gli uomini preistorici abbiano avuto un ruolo attivo nel trasporto e nella disposizione di queste enormi pietre.
le tecniche utilizzate
La ricerca ha impiegato tecniche geologiche avanzate per analizzare:
- La composizione dei massi
- La loro mineralogia
- La struttura fisica per determinare l’origine
Questi dati forniscono una base scientifica solida per le conclusioni raggiunte, confermando che la costruzione di Stonehenge è stata un’opera collettiva che ha richiesto abilità e coordinazione.
significato e attrattiva di stonehenge
Le teorie sul significato di Stonehenge sono molteplici. Alcuni esperti suggeriscono che il sito avesse un’importante funzione astronomica, fungendo da osservatorio solare, mentre altri lo vedono come un centro di aggregazione sociale e rituale. Indipendentemente dalla sua funzione, è chiaro che Stonehenge rappresenta un simbolo di ingegnosità e creatività umana.
Oggi, il sito è anche un’importante attrazione turistica e un luogo di culto per i cultori del New Age. La continua attrattiva di Stonehenge sottolinea come questo monumento, secoli dopo la sua costruzione, continui a ispirare e unire le persone.
In conclusione, la scoperta dell’Università di Aberystwyth non solo contribuisce a risolvere il mistero sull’origine dei massi di Stonehenge, ma rafforza anche il legame tra storia, cultura e identità umana. Con ogni nuova scoperta, il sito continua a rivelare i segreti del passato, invitandoci a riflettere sul nostro rapporto con la storia e l’ambiente. La ricerca potrebbe influenzare le future indagini archeologiche e riaccendere l’interesse del pubblico per uno dei monumenti più affascinanti del mondo.