Home News La regione emilia-romagna avvia la revisione della legge urbanistica per riequilibrare logistica e housing sociale
News

La regione emilia-romagna avvia la revisione della legge urbanistica per riequilibrare logistica e housing sociale

Share
Share

La regione emilia-romagna ha annunciato un intervento sulla legge urbanistica del 2017, con l’obiettivo di bilanciare lo sviluppo logistico, favorire l’housing sociale e difendere gli interessi delle imprese manifatturiere. Michele de pascale, presidente della regione, ha illustrato i primi dettagli di questo percorso, che inizierà a settembre 2025, spiegando l’urgenza di una regolamentazione più attenta e mirata rispetto agli ultimi anni.

Motivazioni e obiettivi della revisione della legge urbanistica

Il punto di partenza della revisione sta nel considerare le criticità generate dalla crescita del comparto logistico. Secondo de pascale, il settore logistico ha avuto uno sviluppo disomogeneo sul territorio: in alcune aree gli insediamenti risultano funzionali, altrove creano problemi ambientali e organizzativi. L’intervento vuole correggere questi squilibri attraverso regole più rigide che evitino pressioni eccessive su aree non adatte.

Questa azione sarà accompagnata da misure per sostenere l’housing sociale, ancora fermo dopo quasi un decennio. La legge vigente non è riuscita a concretizzare l’obiettivo di realizzare abitazioni a prezzi accessibili. Si punta a un nuovo modello di rigenerazione urbana che renda redditizio l’edilizia sociale, adattando gli alloggi alle capacità economiche delle persone.

Un altro aspetto importante riguarda la tutela della manifattura. Il settore deve poter ampliare le proprie attività e mantenere spazi adeguati per la produzione, senza sacrificare il suolo agricolo e ambientale. La nuova legislazione dovrà infatti contemperare queste esigenze, bilanciando crescita economica e salvaguardia del territorio.

Il ruolo della logistica e la necessità di regolamentazione

L’espansione della logistica in emilia-romagna è stata molto forte negli ultimi anni. Magazzini, centri di distribuzione e infrastrutture correlate hanno modificato significativamente il paesaggio e l’uso del suolo in molte zone. La pressione di queste attività spesso si traduce in aumento del traffico, consumo di terreno agricolo e tensioni con altri usi del territorio.

Michele de pascale ha sottolineato che alcune scelte urbanistiche sono state poco armoniche e hanno generato difficoltà impreviste. “Questo ha spinto la regione a introdurre criteri più stringenti per la collocazione dei nuovi impianti logistici, per evitare che si moltiplichino progetti fuori scala o mal pianificati.”

L’intento è rendere più selettivo il processo autorizzativo, promuovendo insediamenti più coerenti con la rete infrastrutturale e con l’ambiente circostante. La revisione mira anche a favorire la densificazione verticale e a limitare lo spreco di suolo, con l’obiettivo di liberare superfici per aree verdi e spazi pubblici. Queste azioni sono viste come alternative efficaci al consumo indiscriminato di territorio, difficile da compensare una volta compromesso.

Rilancio dell’housing sociale e rigenerazione urbana compatibile con i redditi

L’housing sociale rappresenta un nodo centrale della riforma. Le politiche attuate in precedenza non hanno prodotto i risultati sperati, lasciando l’emergenza abitativa senza risposte strutturate. La regione vuole ridisegnare un modello abitativo che tenga conto delle condizioni economiche reali dei cittadini, consentendo a chi ha redditi contenuti di accedere a case dignitose.

La proposta suggerisce di incentivare progetti di rigenerazione urbana che favoriscano la riqualificazione di aree esistenti invece di consumare nuovo suolo. Questo approccio consente di risparmiare spazio, mantenere servizi e infrastrutture, riducendo costi complessivi. La nuova normativa sarà orientata a rendere conveniente a livello economico la costruzione di alloggi sociali, anche attraverso forme di collaborazione pubblico-privato.

Non sono esclusi modelli abitativi innovativi, capaci di adattarsi ai compensi medi delle famiglie emiliano-romagnole. Lo scopo è fornire abitazioni accessibili, in contesti territoriali adeguati, con servizi e collegamenti mantenuti. Un risultato che richiede coordinamento e pianificazione attenta, ma che risponde a una domanda pressante in tutta la regione.

Tutela della manifattura e contrasto al consumo incontrollato di suolo

Si deve mantenere un’attenzione particolare alla manifattura, che in emilia-romagna è un settore produttivo rilevante e va sostenuto nell’espansione. Le imprese manifatturiere necessitano di spazi ampi e funzionali, spesso situati all’esterno delle città. La revisione della legge urbanistica dovrà dunque contemperare queste esigenze con quelle di preservare il territorio dall’espansione indiscriminata.

La sfida consiste nel contenere il consumo di suolo, salvaguardando nello stesso tempo le strutture produttive e favorendo un uso intelligente e mirato degli spazi. Il presidente de pascale ha ribadito che “la relazione tra difesa del suolo e crescita manifatturiera non va vista come contrasto ma come obiettivo da bilanciare.”

Tra le soluzioni per un uso più sostenibile del territorio ci sono la densificazione verticale nelle aree urbane e la riqualificazione di aree già interessate da attività produttive o dismesse. Questi metodi permettono di limitare l’espansione esterna e di liberare terra per aree agricole o verdi, rispettando allo stesso tempo le richieste delle aziende.

Chiarimenti sull’indagine giudiziaria e il confronto pubblico

L’avvio della revisione non ha legami con indagini in corso su presunte irregolarità in cantieri del comune di bologna, come ha precisato de pascale. L’iniziativa da parte della regione risponde a necessità di governo del territorio e a riflessioni emerse in campagna elettorale, non a questioni giudiziarie specifiche.

Le critiche alle scelte urbanistiche sono parte del dibattito pubblico, ma non sono automaticamene sinonimo di illegalità. La regolamentazione si confronta con la realtà di un territorio in cui si deve tenere insieme sviluppo, tutela ambientale e qualità della vita. La scelta di puntare sulla densificazione e sulle soluzioni che ottimizzino l’uso degli spazi nasce da queste considerazioni.

La regione emilia-romagna si prepara quindi a un percorso di revisione articolato, con l’obiettivo di mettere ordine in temi complessi come logistica, edilizia sociale e manifattura. I prossimi mesi saranno decisivi per definire i dettagli di questa nuova fase di governo urbanistico.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.