Il welfare aziendale in Italia si sta concentrando sempre più sulla salute e il benessere dei dipendenti. Secondo uno studio condotto da Aon nel 2025, la copertura medico-sanitaria rappresenta il beneficio più richiesto non solo dai baby boomers, ma anche da millennials, generazione X e persino dalla generazione Z, rendendo evidente il valore crescente che i lavoratori attribuiscono a servizi sanitari accessibili e personalizzati.
L’importanza delle coperture sanitarie nelle preferenze dei lavoratori italiani
Il rapporto di Aon su oltre 9mila persone in 23 paesi ha messo in risalto come quasi la metà dei lavoratori italiani ritenga fondamentale che l’azienda si prenda cura del loro benessere. In Italia, infatti, il 49% degli intervistati ha risposto che il datore di lavoro dovrebbe attivare iniziative per migliorare la qualità della vita all’interno e fuori dall’ambiente lavorativo. La pandemia ha accentuato esigenze di supporto sanitario che vanno oltre la semplice visita medica. Nel contesto italiano, la crisi del sistema sanitario pubblico e l’alto costo di quello privato pesano sulle scelte dei lavoratori, che vedono nelle assicurazioni sanitarie aziendali una risposta concreta.
Insofferenza e cambiamenti nei rapporti di lavoro
Lo studio ha rilevato anche una certa insofferenza nelle aziende in cui il 19% dei lavoratori si sente poco valorizzato e ben il 40% sta pensando o sta già valutando un cambio d’impiego entro i prossimi dodici mesi. Questo scenario sociale spinge le aziende a riflettere su quali benefit offrire per trattenere il personale e attrarre nuovi talenti. Nel manifesto delle aspettative emerge chiaramente come la sanità integrativa sia uno strumento percepito sia come sicurezza immediata sia come segno di attenzione duratura.
La top five dei benefit più apprezzati e le differenze tra generazioni
In Italia, la classifica dei benefit richiesti è dominata dalla copertura delle spese mediche, seguita da programmi di work life balance, ferie pagate aggiuntive, fondi pensione integrativi e coperture dentarie. Si tratta di soluzioni concrete che aiutano i lavoratori a gestire tanto la salute quanto la conciliazione tra lavoro e vita privata.
Il dato sulle ferie pagate extra riflette il bisogno crescente di pause rigeneranti, mentre i fondi pensione indicano un’attenzione verso il futuro. La copertura dentaria, spesso esclusa nei contratti base, rappresenta un ulteriore aspetto essenziale per la salute quotidiana.
Differenze generazionali nei benefit richiesti
Non manca una differenza generazionale: la generazione Z privilegia maggiormente programmi di work life balance e mette la copertura sanitaria al secondo posto, mentre le generazioni più adulte come i millennials, la generazione X e i baby boomers mettono in cima le coperture sanitarie, considerandole prioritarie. Questa distinzione fotografa approcci e aspettative diverse, legate al modo in cui ogni gruppo immagina il proprio equilibrio tra salute, tempo libero e sicurezza economica.
La visione e le azioni di aon per valorizzare il benessere dei dipendenti
Donato Parma, Lead People Partner di Aon per Italia e Mediterraneo orientale, ha illustrato l’approccio dell’azienda verso il benessere dei dipendenti. L’attenzione a creare iniziative mirate nasce dall’interpretazione del benessere come elemento che va oltre il semplice ambito lavorativo. Aon conta in Italia più di 2.000 collaboratori e ha costruito un sistema di supporti pensato per rispondere ai bisogni reali delle diverse generazioni presenti in azienda.
Tra le iniziative attive, ci sono accordi con palestre per favorire l’attività fisica dei dipendenti più giovani e programmi rivolti alle famiglie, come l’orientamento scolastico per figli di dipendenti. Inoltre, è offerto un servizio di supporto psicologico per chi lo richiede, insieme a strumenti che permettono di analizzare la propria situazione previdenziale e pianificare scelte economiche consapevoli.
Benessere fisico e psicologico per aumentare produttività
Secondo Parma, estendere il concetto di salute a un ambito più ampio, che includa aspetti fisici e psicologici, aiuta a migliorare la produttività e la soddisfazione generale. La strategia di Aon dimostra la volontà di mettere il lavoratore al centro, con un’offerta di benefit calibrata per rispondere a esigenze concrete, individuali e collettive.
Trasparenza retributiva e percezione di equità tra i lavoratori italiani
Lo studio Aon ha messo in luce anche temi legati alla retribuzione. Solo il 37% degli italiani intervistati ritiene che la propria paga sia adeguata rispetto a ruoli simili all’interno del settore di riferimento. Questa sensazione si accompagna a dubbi riguardo alla parità salariale tra generi: il 30% del campione non crede infatti che l’azienda in cui lavora garantisca una reale equità tra uomini e donne.
Questi dati fotografano un clima che può incidere sulla motivazione e sulla stabilità della forza lavoro. Le aziende che vogliono mantenere la competitività dovranno affrontare queste tematiche con trasparenza e impegno, strutturando politiche salariali eque e comunicandole con chiarezza ai dipendenti.
Salari e mobilità dei lavoratori
Le percezioni sui salari rappresentano un nodo critico nei rapporti di lavoro che va gestito con attenzione, soprattutto in un mercato in cui la mobilità è elevata e i lavoratori si aspettano risposte chiare anche su questi fronti. La richiesta di una migliore considerazione economica si presenta come ulteriore elemento da affiancare ai benefit sanitari e di benessere per creare condizioni di lavoro più solide.