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Attacco al palazzo di giustizia di zahedan: otto morti e tredici feriti nella provincia di sistan e baluchistan

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Un violento attacco ha colpito stamattina il palazzo di giustizia di Zahedan, capoluogo della provincia iraniana di Sistan e Baluchistan, causando la morte di otto persone e il ferimento di altre tredici. L’azione è stata rivendicata da Jaish al-Adl, gruppo separatista sunnita-baluco attivo nella regione. La vicenda ha riacceso le tensioni in quest’area già segnata da conflitti etnici e religiosi.

L’attacco al palazzo di giustizia di zahedan e la dinamica dell’evento

L’attacco si è svolto nella mattinata di oggi, quando un gruppo armato affiliato a Jaish al-Adl ha fatto irruzione nel palazzo di giustizia di Zahedan. Secondo le dichiarazioni della polizia locale, i terroristi hanno lanciato una granata all’interno della struttura che è esplosa causando numerose vittime. Il vice comandante della polizia della provincia, Alireza Daliri, ha specificato che nell’esplosione sono morte cinque persone, inclusi una madre e il suo bambino di un anno. Nell’azione sono rimasti uccisi anche tre assalitori, mentre tredici altre persone hanno subito ferite di diversa gravità, una delle quali critica.

Le forze di sicurezza sono intervenute poco dopo l’attacco, isolando la zona e avviando le indagini per identificare tutti i responsabili. L’episodio rappresenta uno degli attacchi più gravi nella provincia negli ultimi mesi, in un contesto regionale caratterizzato da frequenti scontri tra forze governative e gruppi separatisti.

Il contesto di conflitto nella provincia di sistan e baluchistan

Sistan e Baluchistan è una provincia strategica nell’estremo sud-est dell’Iran. La regione conta una significativa minoranza baluco di fede sunnita, che da anni rivendica maggiori diritti culturali e politici e, in alcuni casi, l’autonomia o l’indipendenza. Jaish al-Adl, il gruppo che ha rivendicato l’attacco, opera da tempo in questa zona con azioni armate rivolte contro le rappresentanze statali iraniane.

Il gruppo sunnita-baluco accusa il governo centrale di discriminare la popolazione baluca e di opprimere le minoranze religiose. Le tensioni si sono tradotte nel tempo in scontri che coinvolgono militanti armati e forze di sicurezza. Gli attacchi contro infrastrutture governative come il palazzo di giustizia mirano a destabilizzare il controllo statale nell’area e a ottenere visibilità per le rivendicazioni del movimento.

In passato, la zona ha visto blitz militari e operazioni anti-terrorismo, ma Jaish al-Adl continua a mantenere una presenza attiva, spesso lanciando attacchi improvvisi come quello di oggi. Gli scontri hanno causato diverse vittime civili e una forte emergenza umanitaria in alcune aree rurali.

Le ripercussioni dell’attentato sulla sicurezza nazionale e locale

L’attentato di questa mattina ha avuto un impatto immediato sulla percezione della sicurezza in Sistan e Baluchistan e più in generale in tutto il sud-est iraniano. Le autorità hanno annunciato un rafforzamento dei controlli e l’intensificazione delle operazioni di polizia per prevenire ulteriori attacchi. Il governo di Tehran punta a scoraggiare queste azioni per mantenere il controllo su un territorio delicato per la sua posizione geografica vicino al confine con il Pakistan.

Daliri, vice comandante della polizia locale, ha sottolineato la necessità di una risposta decisa contro ogni forma di terrorismo e separatismo. Le autorità hanno inoltre promesso supporto alle famiglie delle vittime e cure immediate ai feriti, uno dei quali si trova in condizioni critiche.

Il fatto apre interrogativi sul grado di tensione ancora presente in questa parte dell’Iran e sulla capacità dello Stato di garantire la sicurezza nei centri amministrativi. La violenza di oggi conferma come Sistan e Baluchistan resti una delle province più sensibili per stabilità e ordine pubblico, dove conflitti etnici e religiosi continuano ad alimentare scontri armati.

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